Esteri

Usa, Biden conferma la sua salute di ferro perché vuole ricandidarsi

di Daniele Rosa

Ancora senza rivali nel partito ma con un’immagine molto appannata

Un’immagine ancora molto appannata, una vicepresidente Kamala Harris quasi invisibile, un’età avanzata , da record tra i presidenti americani , luci ed ombre nel suo operato eppure Joe Biden ha fatto intendere che potrebbe ricandidarsi. Molti sono convinti che potrebbe pure vincere.

Il trampolino di lancio della candidatura è stato l’intervento sullo stato dell’Unione dove Biden ha detto di voler finire quel lavoro che ha iniziato. Un lavoro che , secondo lui, ha dato grandi risultati.

Tra le azioni fatte il lavoro contro gli abusi delle banche, delle Big Pharma e delle compagnie petrolifere.

Si è mostrato orgoglioso del recupero formidabile di posti di lavoro degli ultimi due anni con un tasso di disoccupazione ritornato ai livelli pre-pandemia 3,7%. Per quanto riguarda la politica estera, disastrosa nel ritiro dall’Afghanistan, ha visto un recupero d’immagine grazie alla fermezza (rischiosa) tenuta nel sostenere l’Ucraina e alla freddezza dimostrata alla Cina.

 

 

Tra le conquiste della prima metà del suo mandato ci sono la legge sulle infrastrutture, quella per promuovere la produzione di microprocessori e il pacchetto miliardario su clima, tasse e salute definito legge sulla riduzione dell'inflazione.

 

Con un po’ di fortuna Biden è riuscito ad evitare di dichiarare il paese in recessione e il flusso migratorio è stato contenuto a livelli più accettabili di quelli del primo anno.

 

Ma la sua voglia di esserci ancora non sembra però identica alla volontà espressa da molti elettori dem il 58% preferirebbe un altro candidato, secondo un recente sondaggio della ABC e del Washington Post. Altri sondaggi mostrano risultati analoghi.

Un grande punto di domanda a suo sfavore è chiaramente l’età, che significa avere un secondo mandato a 82 anni e terminarlo a 86, un vero e proprio record.

Certo è che, al momento, non ci sono concorrenti capaci di intimidirlo nel partito. Un altro punto di debolezza, non avvertito dal  Presidente, è la sua vice. Quella promettente Kamala Harris che invece si è persa in un tranquillo anonimato.

 

 

 

In ogni caso anche se la decisione ufficiale non è stata ancora presa molti indizi indicano che la volontà c’è, nonostante sondaggi contrari. Avere Trump come candidato rivale probabilmente aumenterebbe le sue possibilità di vittoria. Sarebbe più difficile contro un rivale più giovane.

 

In ogni caso l’attesa della decisone potrebbe arrivare nell’arco di qualche settimana. Per intanto Joe Biden continua a rassicurare tutti che la sua salute è di ferro e nessuno ha cìnienet da temere sulle sue capacità.

 

A Dio piacendo.