Esteri

Usa, l'establishment agita lo spauracchio di Fitch per mandare a casa Biden

a cura di Redazione

Bocciata la candidatura dell'attuale presidente alla corsa per la Casa Bianca del 2024 grazie al declassamento del rating del debito americano

Usa, l'establishment boccia la candidatura di Joe Biden alla presidenza con il declassamento di Fitch

Sugli Usa piomba l'incubo del declassamento del rating. La valutazione sulla capacità di ripagare il proprio debito è stata bocciata dall'agenzia di valutazione del credito Fitch Ratings, Inc., che ha tolto agli Stati Uniti l'ambito livello AAA, il massimo voto nella scala di valutazioni internazionali, con l'effetto di una doccia gelata sulla corsa per la Casa Bianca (che si terrà nel novembre 2024), più strana e inedita degli ultimi temi.

Sale così l'agitazione dell'establishment davanti a un possibile duello. Da una parte si agita uno sfidante, Donald Trump, carico di 5 processi (uno dei quali per sovversione allo Stato); dall’altra punta a essere riconfermato l’ottuagenario Joe Biden, anche lui mezzo azzoppato dai guai giudiziari del figlio Hunter. Secondo quanto riporta Dagospia, in mezzo si muovono i grandi poteri economici americani, cui Fitch ha fatto da portavoce annunciando, attraverso il downgrading, una sostanziale bocciatura alla ricandidatura di Biden.

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Un invito al pensionamento era stato espresso anche dall'ex presidente Barack Obama, durante un pranzo privato con Joe Biden a fine giugno. Come rivelò il Washington Post, Obama avrebbe avvertito il suo ex vice presidente di non sottovalutare i punti di forza politici di Trump, ovvero il seguito estremamente fedele che la “pancia” del paese ha per il tycoon, supportato da un sistema di media conservatori. Ma Biden ha fatto il finto sordo al suggerimento di Obama di rinunciare alla sua candidatura ed ecco arrivare il declassamento alla sua politica da parte di Fitch.

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