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Esteri
Usa, onestà e fiducia Biden vince alla grande su Trump
(fonte Lapresse)

Trump si ritira dalla corsa per la riconferma alla Casa Bianca? Solo tre mesi fa moltissimi, anche tra i democratici, davano per scontato un secondo mandato del presidente del fronte conservatore. Ora, con i sondaggi che continuano a indicare un crollo senza fondo della popolarità di The Donald, i repubblicani dichiarano ormai apertamente di temere una sconfitta devastante (il democratico Biden eletto con ampio margine mentre la destra perde anche il Senato, oltre alla Camera) e c’è addirittura chi ipotizza l’impensabile: il drop out, un improvviso ritiro di Trump dalla competizione elettorale.

Perfino la Fox, la rete ultraconservatrice, comincia ad affacciare questa ipotesi, mentre Charles Gasparino, una giornalista finanziaria molto ben introdotto negli ambienti repubblicani che contano, sostiene che questa ipotesi è ormai discussa dai leader del partito, anche se nessun ne parla in pubblico.

Perché tanto allarme? La Casa Bianca sdrammatizza, scrive il sito del Corriere della Sera, non dà alcun credito ai sondaggi che Trump ha a lungo etichettato come fake news. Del resto anche nel 2016 le rilevazioni lo davano perdente, e i livelli di consensi per il presidente erano bassi anche in inverno, quando tutti davano comunque Trump vicino alla rielezione.

Anche nel 2016 contro Hillary Clinton, in questo analogo momento della campagna elettorale, Trump si trovava indietro nei sondaggi di oltre 6 punti. Oggi i punti di differenza con Joe Biden sono 15 ma la situazione per il Presidente è sicuramente molto diversa.

La vittoria passata di Trump ha poggiato su due fattori abbastanza evidenti, il primo sul fatto che molti elettori non amavano la Clinton proprio come persona e il secondo perchè una larga parte dei votanti  considerava entrambi non troppo onesti. 

La differenza di oggi è che Joe Biden gode di una fama di persona onesta e su cui puoi fare affidamento.

In un recente sondaggio di Pew Research Center è stato chiesto se la parola ‘ onesto' descrivesse meglio Biden o Trump.

Biden ha vinto largamente la competizione perchè il 48% lo ha giudicato ‘onesto’ contro il 36% ottenuto da Trump. 12 punti anche su questo aspetto che confermano il distacco tra i due a livello nazionale.

Ma non solo Pew poll ha confermato il vantaggio, anche il sondaggio di Quinnipac University poll registrava a giugno 9 punti  di distacco. Analogo risultato ( 10 punti) nella terza rilevazione di ABC/Washington Post a maggio. Senza ombra di dubbio in termini di onestà e fiducia gli americani credono più al candidato democratico.

Su queste due qualità Donald Trump aveva vinto soltanto in Michigan,Wisconsin e Pennsylvania.

Molto diverso era il risultato con la Clinton. Entrambi i candidati nel 2016 godevano di scarsa fiducia ed in questo erano abbastanza appaiati. 

La vera differenza fra la Clinton e Biden è che il secondo gode di un credito di fiducia e onestà molto più alto di quello di cui godeva all’epoca Hillary Clinton.

 La serie storica delle elezioni indica che quasi sempre il candidato ritenuto più onesto vince. Bill Clinton nel 1996 fu uno dei pochi e ultimi candidati che guadagnò la Presidenza nonostante fosse ritenuto meno onesto del suo avversario.E Trump ha ben chiaro che questo è un altro punto molto importante su cui giocarsi il rinnovo presidenziale.Ed è per questo che in diverse occasioni Trump ha tentato di spostare le indicazioni di voto riguardo all’onestà chiamando su twitter il suo avversario come ‘Corrotto Joe’, ma al momento senza alcun risultato apparente.

Ed anche sull’onestà, dopo la capacità di gestire la pandemia, l’approccio alle proteste antirazziali nate dalla morte di George Floyd e le volubili politiche internazionali, il tycoon si gioca la partita di novembre. E al momento Trump sembra perdente su tutto. Ma i prossimi duelli ravvicinati potrebbero aiutarlo. 

 

 

 

 

 

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