Esteri
Il cugino del vice di Trump combatte per l'Ucraina contro Putin, il paradosso di Vance
Parla il marine volontario in Donbass cresciuto con il vicepresidente degli Stati Uniti

JD Vance

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Vance, suo cugino combatte per l'Ucraina e scarica il parente vicepresidente: "Mi ha deluso"
Da quando Donald Trump è arrivato alla Casa Bianca la narrazione sulla guerra in Ucraina è cambiata, il cattivo è diventato Zelensky e il buono Putin. La certezza su questo stravolgimento degli equilibri rispetto alla precedente presidenza di Biden è diventata evidente agli occhi del mondo in occasione della visita alla Casa Bianca da parte di Zelensky. A rendere ancora più teso l'incontro nello studio ovale ci ha pensato il vicepresidente J.D. Vance che ha attaccato direttamente il presidente ucraino. Ad assistere a quella scena in tv c'era anche un parente di Vance, si tratta di suo cugino Nate, il paradosso è che il suo stretto familiare è un soldato e ha combattuto fino a poco tempo fa nel Donbass contro i russi.
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"J.D. - dice Nate Vance a La Repubblica - è un bravo ragazzo, è intelligente, quando criticava gli aiuti all’Ucraina mi dicevo che lo faceva per piacere a un certo elettorato, che il gioco della politica funziona così. Ma quello che hanno fatto (lui e Trump, ndr) a Zelensky è un'imboscata in totale malafede". Nate, che percorre le strade aride del West americano, è pessimista sull’evoluzione del conflitto e sul voltafaccia americano. "Donald Trump e mio cugino evidentemente - prosegue a La Repubblica - credono di poter ammansire Vladimir Putin. Si sbagliano. I russi non dimenticano il sostegno che abbiamo prestato all’Ucraina. Per Putin siamo soltanto degli utili idioti". Quando scoppia la guerra, nel 2022, Nate capisce che è diversa dalle altre: "Ho voluto andare a vedere. Per curiosità. E anche per spirito di avventura. Non è bello da dire - ammette - ma è la verità".
Nel marzo del 2022, tre settimana dopo l’inizio dell’invasione, Nate va a Leopoli. "Volevo aiutare nella logistica o nel supporto medico. Vedevo la storia scriversi davanti a me, desideravo farne parte". All’inizio di gennaio, tuttavia, qualche giorno prima dell’investitura di suo cugino alla vicepresidenza, ha scelto di lasciare le armi. Fino ad allora aveva sempre mantenuto il riserbo sulla sua parentela con il compagno di corsa di Trump: "Restare era diventato complicato - spiega - non potevo rischiare che mi facessero prigioniero". Ora Nate si sfoga: "Mio cugino mi ha deluso".