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Virus, si diffonde via dropplet e/o attraverso l’aria negli spazi interni?

Le particelle infette di Coronavirus ci possono infettare soltanto attraverso l’effetto dropplet o dobbiamo pure temere il contagio del virus nell’aria? Ma qual' è la differenza tra le goccioline emesse con il respiro respiratorie e quelle che si muovono nell’aria?

Le goccioline respiratorie sono più grandi e cadono a terra rapidamente, da qui la regola dei 6 feet( i nostri due metri circa) che è comunemente ritenuta sicura per la ’social distancing' durante la pandemia. Le particelle aeree invece sono più piccole e possono rimanere nell'aria, muovendosi con correnti d'aria dalle quali possono essere inalate. Ovviamente se fosse confermata anche la seconda via di contagio il risultato ‘psicologico’ sulle persone sarebbe devastante perchè nessuno si sentirebbe più sicuro a girare in un qualsiasi spazio interno.

E dopo un anno di Coronavirus anche il grande e quotato CDC americano, il Centro per il Controllo e la Prevenzione delle Malattie, non è ancora sicuro di che tipo di ‘warning’ dare a questo proposito.

Venerdì scorso sul sito web del Centro era stato comunicato che la trasmissione per via aerea potrebbe essere uno dei modi ‘più comuni’ con cui il virus si sta diffondendo. Ma già lunedì queste indicazioni sono state velocemente eliminate.

L’Agenzia ha spiegato questo rapido ed imbarazzante dietrofront spiegando che il testo era una bozza pubblicata per errore sul sito web e che un testo con indicazioni più ‘appropriate’ relative alla trasmissione aerea del virus Covid-19 sarebbero state pubblicate appena il processo di validazione verrà ultimato.

Durante il fine settimana, la pagina del CDC sotto il capitolo di 'Come si diffonde COVID-19 ha incluso tra le modalità di trasmissione più comuni "goccioline respiratorie o piccole particelle, come quelle nell’aria prodotte quando una persona infetta tossisce, starnuta, canta, parla o respira .Queste particelle possono essere inalate nel naso, nella bocca, nelle vie aeree e nei polmoni e causare infezioni. Si ritiene che questo sia il modo principale con cui il virus si diffonde'. La guida ha continuato affermando che queste particelle potrebbero viaggiare anche più lontano dei tradizionali 6 piedi.

La verità su queste dichiarazioni sta nel fatto che i ricercatori non hanno ricevuto prove sufficienti per dichiarare possibile la trasmissione via aerea. Attualmente la pagina del manuale del CDC è tornata alle prime indicazioni e cioè che il virus si diffonde tra le persone a stretto contatto attraverso le goccioline respiratorie. E non fa menzione della trasmissione via aerosol.

A luglio, l’OMS, l'Organizzazione Mondiale della Sanità ha aggiornato la sua guida sugli aerosol dopo che più di 200 scienziati l'hanno esortata a farlo. La guida dell'OMS ora afferma 'Sono stati segnalati focolai di COVID-19 in alcuni ambienti chiusi, come ristoranti, discoteche, luoghi di culto o luoghi di lavoro dove le persone potrebbero urlare, parlare o cantare.In questi focolai non si può escludere la trasmissione via aerea, in particolare in questi luoghi interni dove ci sono spazi affollati ,non adeguatamente ventilati, e dove le persone infette trascorrono lunghi periodi di tempo con gli altri.Sono urgentemente necessari ulteriori studi per indagare su tali casi e valutare il loro significato per la trasmissione di COVID-19'.

 

 

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