Esteri
Zelensky accusa la Russia: "Usa armi chimiche". La preoccupazione degli USA
A Mariupol un drone avrebbe spruzzato una sostanza sconosciuta, causando disturbi respiratori a militari e civili
Zelensky e il battaglione Azov: "Sostanze velenose a Mariupol"
L’Ucraina accusa la Russia di avere usato armi chimiche a Mariupol. A sostenerlo è il discusso Battaglione Azov, che parla di “una sostanza velenosa di origine sconosciuta usata contro militari e civili. La sostanza è stata diffusa da un drone e le sue vittime riportano disturbi respiratori". Secondo il leader Andriy Biletsky ci sarebbero anche “tre persone con chiari segni di avvelenamento chimico”. "Chi non ci aiuta, si assume la responsabilità dei morti ucraini", dice Volodymyr Zelensky. "Presto sarà necessario un maggiore supporto militare", ha detto il presidente, aggiungendo: “Uno dei portavoce degli occupanti ha affermato che potrebbero usare armi chimiche contro Mariupol. Prendiamo questa dichiarazione molto seriamente".
Gli USA: "Monitoriamo la situazione con attenzione"
Anche la presidente della commissione parlamentare per l'integrazione dell'Ucraina nell'Ue, Ivanna Klympush, denuncia che a Mariupol i russi hanno usato "una sostanza sconosciuta" contro militari e civili. Il portavoce del Pentagono, John Kirby, commenta: "Non siamo in grado di confermare queste notizie ma il dipartimento della Difesa americano continua a monitorare la situazione da vicino. Sono notizie molto preoccupanti e riflettono i timori che abbiamo da tempo sul rischio che la Russia possa usare gas lacrimogeni mescolati ad agenti chimici". Il segretario di Stato Blinken ha ribadito la preoccupazione per il possibile uso di armi chimiche da parte dell'esercito di Putin.