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Homi 2020: il "salone degli stili di vita" in Fiera Milano Rho
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Homi 2020: il "salone degli stili di vita" in Fiera Milano Rho

Storie d’artigianato e di innovazione, momenti di incontro e di confronto; e ancora ricerca e condivisione tra professionisti e stakeholder, sostenibilità e futuro. Queste sono solo alcune delle direttrici che daranno vita alla nuova edizione di Homi “Il salone degli stili di vita”, in programma a Fiera Milano di Rho dal 24 al 27 gennaio con un format rinnovato e in continua evoluzione, che spazia dalla decorazione al tableware, dal design al tessile, dal gifting al festivity.

“Homi si configura come un vero e proprio ecosistema di business – racconta Emanuele Guido, exhibitions director di Homi, ad Affaritaliani.it Milano -. Noi lavoriamo per far crescere tutto il settore, sentiamo questa responsabilità e stiamo cercando di portarla avanti al meglio”. Homi sarà ancora una volta una finestra aperta sul design, l’artigianato di qualità e sugli accessori innovativi per la casa, raccontando le nuove tendenze e gli stili dell’abitare. Un’edizione ricca di proposte che, seguendo il fil rouge di un approccio tailor made ed emotion driven, renderà protagonista la casa e le sue declinazioni.

“Homi non si limita alla casa in quanto abitazione privata e personale – continua Emiliano Guido -, ma cerca di unire più interessi. Il salone focalizzerà la sua attenzione sul macro-trend dell’home hospitality, questo nuovo filone di business che comprende tutto quel mondo dell’ospitalità e della ristorazione che vende il concetto di “casa”, come i boutique hotel, gli airbnb, i bistrot o le case condivise. Un filone che sta crescendo molto bene a Milano come nelle maggiori città europee. Per noi è un canale nuovo, l’ospitalità con il sapore di casa autentica”. Una nuova esigenza che sfida progettisti, aziende e distributori ad accogliere nuovi stili e nuove logiche di fruizione degli ambienti: un’opportunità in più per creare spazi che rappresentino quelli che sono i valori del territorio, ma che siano allo stesso tempo capaci di ospitare una clientela proveniente da qualsiasi parte del mondo. Ed è proprio con un occhio rivolto a queste nuove tendenze che si è sviluppata l’attività di scouting e profilazione di Homi, un’attività particolarmente attenta che ha tenuto conto degli oltre 500 buyer altamente selezionati, provenienti da 65 paesi, tra cui Russia, Stati Uniti e Cina che affolleranno la Fiera dal 24 al 27 gennaio.

“Lo scouting che abbiamo sviluppato come Homi – sottolinea Emiliano Guido ad Affaritaliani.it Milano – è stato portato avanti sia a livello italiano che a livello internazionale. E’ stato un lavoro molto attento e preciso. Oggi c’è tantissimo prodotto, ma ovviamente non tutto il prodotto è di qualità o con un progetto serio di design a monte. In Italia svolgiamo attività molto legate al territorio: lavoriamo nei vari distretti produttivi e durante gli eventi culturali, individuando varie realtà che possono essere importanti per noi, focalizzandoci più sull’oggetto che sull’arredamento. All’estero siamo presenti a Londra, Parigi, Berlino – continua l’exhibition director di Homi -, in quelle città dove c’è maggiore fermento intorno al design. Ma il nostro scouting non è solo legato al prodotto. Cerchiamo anche nuovi opinion leader, quindi cerchiamo studi di architetti o di interior design che vogliono raccontare nuove storie e nuovi business”. Una manifestazione che si rivolge a molteplici tipologie di visitatori che vengono accompagnati in uno storytelling in evoluzione grazie a percorsi esperienziali nei quali la prospettiva nazionale e quella internazionale si fondono e si arricchiscono di progetti sempre nuovi e originali. Brand storici e consolidati, insieme ai nuovi designer del futuro, disegnano un’offerta ricca e articolata, ma facilmente fruibile grazie al nuovo assetto della manifestazione che segue logiche distributive concepite intorno a tre diversi momenti di visita: l’Home Retail Inspiration, dedicato ai negozi specializzati; l’Home Boutique&Design, spazio per la manifattura di qualità, e il percorso Home International Delivery che strizza l’occhio al mercato della distribuzione multi-prodotto e dell’import-export.

Tra le proposte di Homi, però, non possono mancare quelle che scelgono materiali riciclati e di riutilizzo. E’ con questo spirito, infatti, che nasce Hominext, il progetto che raccoglie e valorizza la creatività sostenibile. “Hominext per noi è una vera sfida – sostiene Emiliano Guido –. Durante l’edizione del 2021 presenteremo la mostra dell’ecodesigner Luca Gnizio i cui oggetti d’arredo saranno prodotti con gli scarti di produzione dell’industria, da quella dell’automotive a quella della ceramica, da quella del marmo a quella del carbonio, per dimostrare che tutti gli oggetti possono avere una seconda vita. Quest’edizione sarà infatti dedicata alla ricerca tra gli espositori di quegli scarti che poi verranno utilizzati per produrre gli oggetti che andranno in mostra nel 2021. L’idea è quella di raccontare al settore che sugli scarti di produzione si può costruire.

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