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Food
“Morgante cocktail & soul” mixology in evoluzione

di Michele Pizzillo

Chi non è del mestiere molte volte può essere più creativo dell’imprenditore affermato. Una riflessione che ci è sembrata naturale davanti al “Morgante cocktail & soul”, un locale voluto da un architetto di lungo corso come Gianfranco Morgante, probabilmente per esaudire un desiderio che si portava dietro da anni visto la sua passione per il buon bere e il buon mangiare. Così, da profano, ha messo da parte scelte consolidate come il bar quale supporto del ristorante. 

Invece l’architetto ha pensato di rovesciare il concetto e, cioè, con il bar ad avere la cucina e non viceversa. Tant’è vero che la vita del Morgante si svolge praticamente tutta attorno al bancone centrale del locale. E, a questo punto, va sottolineata l’originalità dell’idea avuta da chi frequenta i locali come cliente e non come imprenditore. Tant’è vero che l’architetto Morgante, dopo aver scelto la location, un angolo fra i più suggestivi dei Navigli, vicolo dei lavandai una volta vivacizzato dal chiacchiericcio delle lavandaie meneghine, e che ha la caratteristica di non fare avvertire la frenesia di questo vivace quartiere milanese a ridosso della riqualificata Darsena, e individuato la struttura da riconvertire in locale d’accoglienza, una vecchia galleria d’arte, ha dato incarico ad un collega, Popa Pareschi, architetto dello studio milanese Tamborini e Pareschi, di progettare il cocktail bar–ristorante che immaginava: design lineare, un riuscitissimo incontro tra uno stile minimale e un che di primitivo.

Tutto questo per non “cancellare” la creatività che per decenni ha aleggiato in questo ambiente di vico dei Lavandai, visto che “è un luogo dove trova spazio la creatività: non è un caso se tutto ciò accade dove un tempo sorgeva una galleria d’arte frequentata da pittori che si ritrovavano per confrontarsi, ballare e, perché no, innamorarsi. Qui c'era energia e la nostra mission è farla rivivere, sia pure in forme diverse. Il contenuto per noi è più importante del contenitore. Voglio che il Morgante sia una stazione dove periodicamente succedono cose interessanti: concerti, mostre, incontri e presentazioni legate al bere e al mangiare. La sperimentazione sarà la nostra anima”.

Con questo spirito il proprietario, Gianfranco Morgante, accoglie ogni sera i propri ospiti facendoli sentire come a casa, evidenziando così come la cortesia e la qualità vivono insieme generando piacere.
Bancone e cucina accompagnano i clienti sino a tarda notte, in una festa di sapori che vengono esaltati da aromi e sentori di una mixology in costante evoluzione. "Qui facciamo da bere, lo facciamo bene, in maniera semplice, con prodotti di qualità”, dice uno dei bartender del locale, Massimo Stronati che insieme a Danilo Pentivole presidia il bancone, preparando ottimi cocktail. 
Questi due talentuosi ed abili mixologisti, infatti, accanto ai grandi classici, miscelano distillati e aromi in interessanti rivisitazioni di cocktail tradizionali. Tra le proposte maggiormente rappresentative c’è, per esempio, il Tamarindo e Tonica, un Gin Tonic dai sentori mediterranei; il Gin Tonic del Vicolo, una contemporanea versione del drink preferito dalla Regina Madre; il Billy Elliot, un drink “whisky based” adatto a tutte le ore, con cui Massimo Stronati si è aggiudicato il primo posto nella competizione Jameson Bartenders Ball. 

Non manca una bella selezione di vini prodotti da piccoli viticoltori e, oltretutto, in continua evoluzione. Carta completata da una selezione di birre artigianali, prevalentemente del Birrificio Artigianale di Legnano, e da un’offerta non alcolica.

E la proposta gastronomica? Punta sull’istantaneità della richiesta, ma propone anche piatti della tradizione accanto a specialità dal sapore internazionale; in particolare quei piatti che è più facile accompagnare con  cocktail. Come, per esempio, la Pancia di maiale laccata, il Pastrami, lo sgombro marinato, il polpo gallego, la Parmigiana e il Risotto alla milanese guarnito con vitello croccante nonché un tiramisù composto su una base di biscotto artigianale. L’offerta si arricchisce inoltre di una sezione giapponese studiata settimanalmente. Seguendo l’anima di sperimentazione alla base del locale, chef e bartender elaborano periodicamente dei menù degustazione in grado di offrire percorsi declinati per ciascuna tipologia di alcolico, dal rum al whisky, passando per la vodka e il gin. 

Tutto questo si incontra appena varcato la soglia dell’antico portone in legno, per percepire subito l’atmosfera: avvolti dalle note intense del profumo di gelsomino, si scopre un piccolo e grazioso dehors, reso vivo e accogliente da piante rigogliose e comode alcove. L’ambiente interno è suddiviso idealmente in tre zone. Le linee pulite dei piccoli tavoli rigorosamente black si mescolano alle sedute in colorato velluto: il risultato è una raffinata modernità riscaldata dall’impiego di colori caldi e luci sapientemente dosate. Una mise en place dal gusto semplice fa percepire ancora di più lo stile conviviale del locale. Il camino in pietra all’ingresso ritaglia un angolo più raccolto e riservato. Cuore del locale è il bancone: situato al centro del locale domina infatti la scena con i suoi sette sgabelli, avvolto da una caleidoscopica bottigliera in un gioco di luci soffuse, tra candele e lampade Tolomeo di Artemide.
Sul fondo si apre una piccola sala arricchita da opere di artisti che periodicamente frequentano il locale. La folta vegetazione garantisce continuità tra esterno e interno, anche il bagno è infatti adornato da un'aiuola fiorita che si estende lungo una parete.

 

Morgante – Cocktail & Soul
Vicolo Lavandai 2/A, 20144 Milano – Tel. +390235940879 – info@morgantecocktail.com –
www.morgantecocktail.com

Tags:
morgante cocktail barmixology evolutabartender




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