"Pizza dolce", trionfa "Innamorarsi sul Vesuvio" del pizza-chef Maglione
La forma del vulcano, la dolcezza dell'albicocca, tra gli ingredienti anche la menta, i frutti di bosco e crema. Il tutto adagiato su di un letto di cacao.
Con una creazione dedicata al Vesuvio, il pizza chef avellinese Giuseppe Maglione, patron del laboratorio di pizza e cucina “Daniele Gourmet”, si è aggiudicato il Contest “Pizza Dolce” ideato dal maestro pizzaiolo Ciro Di Giovanni di Torre del Greco.
Se lo spirito del contest era quello di contribuire ad alzare il livello d’attenzione su di una dimensione sempre più in voga di servire e vivere la pizza, quella del dessert, anche attraverso i social e le parole, le opinioni, i punti di vista di food blogger, valorizzando tra l’altro le eccellenze gastronomiche della Campania, Maglione, giovane interprete della pizza gourmet, ha sposato a pieno la filosofia del contest, attraverso uno storytelling tutto made in Campania e attraverso l’utilizzo di materie prime rigorosamente partenopee.
E’ così che “Innamorarsi sul Vesuvio” si è aggiudicata il primo premio del contest “Pizza Dolce”. La forma è quella di un vulcano, la dolcezza della crisommola, albicocca del Vesuvio presidio Slow Food, è pronta ad esplodere sul palato, come una lava che sa di passione, per poi rinfrescarsi con la menta e ripartire di slancio con la seduzione e la malizia dei frutti di bosco. Il tutto adagiato su di un letto al cacao, come l’impasto che Maglione ha deciso di utilizzare per questa ultima fantasiosissima creazione, e di soffice crema al burro. La storia è quella di una coppia di giovani innamorati che scoprono il Vesuvio, scoprono Napoli, ne assaggiano i sapori, se ne innamorano nutrendosi così di un amore dal gusto rotondo, dal gusto pieno.
Il contest parte dalla constatazione che è sempre più presente la pizza dolce nei menù delle pizzerie italiane. L’idea era quella di creare uno scambio di opinioni tra categorie diverse: chef, pizzaioli, pasticcieri e, ancora, blogger, opinionisti, comunicatori. Con un approccio giocoso, attraverso la chiave di lettura della contaminazione, la pizza dolce è un tabu ormai sfatato, una prospettiva ormai solida tale da entrare di diritto nei menu delle più blasonate pizzerie campane ed italiane.
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