POKER SPORTIVO: ALAMPI (FIGP) DIFFONDERE LO SPORT DEL POKER
Mercoledi, 30 Ottobre 2013 - 11:18
"Noi vogliamo diffondere in Italia lo sport del poker", ha dichiarato Isidoro Alampi, presidente della FIGP, nel corso della conferenza stampa di presentazione del progetto "Poker Sportivo 2.0" in collaborazione con l'ASI. "Perché 2.0?", ha proseguito Alampi, "perché da oggi si cambia pagina. Il poker sportivo non è quello che si trova oggi sul territorio. Ci sono tantissime realtà che di poker sportivo hanno poco o nulla. Chiudiamo il passato e ripartiamo con un progetto sportivo nuovo. Il poker è uno sport e deve essere soggetto a rapporti di natura sportiva. In questo contesto ci siamo rivolti agli enti di promozione sportiva e l'ASI è stata l'unica a dimostrarsi preparata ad affrontare questo cammino. L'obiettivo del gioco è la competizione e far valere il proprio talento in una competizione sportiva, sarà conquistare posizioni in classifica, cambiare categoria e dimostrare la propria abilità e non raggiungere un montepremi", ha affermato ancora Alampi. "Abbiamo stimato 10.000 posti di lavoro nel poker che oggi sono nel sommerso e che devono essere regolamentati. Non esiste oggi una rappresentanza unitaria in questo settore e uno degli obiettivi del nostro progetto è proprio questo. La formazione del poker inizia dalle classi giovanili e in tal senso sono importanti dei corsi di formazione e una corretta conoscenza del fenomeno. Avremo un sistema di controllo di tutte le attività dei club per far si che ci sia un monitoraggio costante e chiaro di ogni situazione. Sarà come una poker room online con la differenza che le carte si daranno live. Ritorneremo allo sport. Il manifesto è stato presentato al CONI e abbiamo avuto i primi riscontri: nei primi mesi del 2014 il poker verrà riconosciuto come disciplina sportiva in ambito comitato olimpico internazionale e sarà il momento in cui il poker italiano farà il suo ingresso nella casa dello sport. Il nostro progetto partirà già da domani quando inizieremo a farlo conoscere a tutte le associazioni. Importante è far capire la differenza da quello che è stato finora il poker e quello che sarà il poker sportivo 2.0", ha concluso Alampi./Agicos