Green

Dai siti industriali dismessi alla chimica: la ricetta sostenibile di Prada

SOSTENIBILITA', MAZZI (PRADA): 'IMPRESA DEVE CREARE VALORE PER LA SOCIETA''

La sfida è: "La sostenibilità come una finalità dell'impresa". Così Carlo Mazzi, Chairman Prada SpA, in una intervista all'Adnkronos, sui temi della sostenibilità d'impresa, per Prada e più in generale nel settore della moda.

"E' un problema culturale. L'impresa non è un elemento estraneo ma è una componente della società, l'impresa deve creare valore in generale non per una sola categoria, se si intende il termine 'stakeholder' come 'società' allora sono d'accordo. Quindi la questione fondamentale è passare da un atteggiamento egoistico nella vita, sia nella famiglia sia nel lavoro, ad un atteggiamento collaborativo che è poi ciò che ha consentito il progresso", chiarisce.

In azienda "la sostenibilità la consideriamo da tempo sotto molti aspetti. A cominciare dalla sua declinazione in termini ecologici, e qui parliamo di risparmio energetico, utilizzo di fonti di energia 'green', selezione di tutti i componenti chimici; oltre alla tradizione di non consumare terreno agricolo per fare i nostri stabilimenti ma utilizzare sempre o quasi sempre siti industriali dismessi da ristrutturare", spiega. Qualche dato: 26 milioni di euro di investimenti nella comunità; un terzo dei negozi full led e i rimanenti parzialmente a led; 82% di carta riciclata o certificata; 7 impianti di fotovoltaico.