Faraglioni di Capri gravemente danneggiati dalla pesca proibita di datteri di mare
La camorra ha messo le mani anche sui Faraglioni di Capri. In seguito ad una scrupolosa indagine è emerso un dato allarmante: "alterato l'ecosistema e causato un vero e proprio disastro ambientale". Le celebri rocce marine sono state gravemente danneggiate nel corso degli anni a causa della pesca proibita.
La relazione firmata dal professor Giovanni Fulvio Russo, ordinario di Scienze Biologiche ed Ecologia alla Parthenope, - si legge sul Messaggero - non lascia spazio a interpretazioni. "In tutta l'area dell'isola, non è stato possibile riscontrare alcun tratto di costa non interessato negli anni dal prelievo dei datteri di mare. Anche nelle aree apparentemente intatte si notano chiari segni dell'estrazione dei molluschi bivalvi, fino a 20 metri di profondità». Metà della parete rocciosa sommersa dei Faraglioni, inoltre, è stata "completamente desertificata".
Sei persone - prosegue il Messaggero - sono finite in carcere, altre sei ai domiciliari, più altre sette che sono state sottoposte a misura cautelare più lieve. Si tratta di due famiglie legate ai clan camorristici che dal 2000 gestivano queste gite in barca per turisti, con lo scopo di andare a pescare i preziosi molluschi, grattandoli appunto dalle rocce e poi rivendendoli a peso d'oro. Per capire il fenomeno serve comprendere anche l'enorme domanda del "frutto proibito" - la cui pesca è vietata dal 1998 - che sale alle stelle nel periodo delle festività.
Se all'ingrosso i datteri vengono pagati tra i 30 e i 50 euro al chilo, le pescherie arrivano a rivenderli intorno ai 150, con picchi di 200 durante le feste. Potevano contare anche sulla complicità di due militari, che sono stati sottoposti a divieto di dimora in Campania per rivealzione di segreto d'ufficio.
#GDF #ROAN #Napoli
— Guardia di Finanza (@GDF) March 23, 2021
Dodici arresti per pesca di frodo di datteri di mare nel golfo partenopeo, specie marina protetta dal 1988. Il #mercato illecito fruttava, per ogni un chilo di datteri, fino a 200 euro.#NoiconVoi pic.twitter.com/MHkvJ5fZtS
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