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L’Italia non ingrana nella sostenibilità. Impianti rinnovabili: forti ritardi

di redazione green

Nel 2022 sono 7.317 i comuni che hanno realizzato nuovi impianti da fonti rinnovabili e 3.535 i comuni 100% rinnovabili elettrici. Resta basso il fotovoltaico

Sono otto i punti su cui Legambiente incentra la sua proposta. Una normativa adeguata, con l’obiettivo di pubblicare un Testo Unico che semplifichi gli iter di autorizzazione degli impianti, definisca ruoli e competenze dei vari organi dello Stato, dia tempi certi alle procedure e risponda al nuovo scenario energetico verso la configurazione di nuovi paesaggi energetici.

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In secondo luogo, potenziare e rafforzare gli uffici tecnici regionali dai quali passeranno la maggior parte dei progetti e una politica mirata legata alla partecipazione e protagonismo dei territori non solo nella ricerca delle strategie da attuare per il raggiungimento degli obiettivi climatici, ma anche nella realizzazione e individuazione dei siti dove gli impianti andranno collocati.

E ancora, bisogna completare l’iter normativo: non solo per quanto riguarda i grandi impianti, attraverso l’emanazione del Decreto FER2, ma anche per i più piccoli con la pubblicazione dei nuovi incentivi per le comunità energetiche rinnovabili. Introdurre una cabina di regia di livello nazionale per l’eolico off-shore per identificare le aree idonee per lo sviluppo di questi progetti e coordinare la loro presentazione, evitando sovrapposizioni delle iniziative e semplificando i procedimenti autorizzativi.

Ovviamente, è fondamentale supportare i propositi anche con una campagna di informazione e sensibilizzazione, così da limitare gli effetti delle sindromi Nimby e Ninto e contrastare le fake news fornendo ai territori maggiori e migliori strumenti per comprendere e valutare i progetti e collaborare al loro possibile miglioramento.

Infine, applicare le semplificazioni previste per i progetti del PNRR anche per quelli legati al PNIEC e avviare una seria politica di eliminazione e rimodulazione dei sussidi alle fonti fossili, liberando risorse finanziarie da investire nello sviluppo delle rinnovabili e nell’efficienza energetica.