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Prezzo energia elettrica: come si determina e cosa lo fa aumentare

L'energia elettrica rappresenta una risorsa vitale per la società moderna, indispensabile per alimentare case, imprese e mezzi di trasporto. I costi che ne determinano il prezzo finale per il consumatore sono strettamente legati alla sua produzione, alla distribuzione e, ovviamente, al consumo. Negli ultimi anni, il prezzo dell'energia elettrica è diventato oggetto di dibattito e preoccupazione a livello globale. L'aumento dei prezzi ha colpito non solo le famiglie ma anche le imprese, con ripercussioni importanti sull'economia e sull'ambiente.

Le cause dell'incremento dei prezzi dell'energia elettrica sono molteplici e complesse. Tra queste, si annoverano l'aumento dei costi di produzione e di distribuzione, la volatilità dei prezzi delle materie prime, l'instabilità geopolitica in alcune aree produttrici, le politiche governative e la crescente domanda di energia a livello globale. L'aumento dei prezzi dell'energia elettrica può avere gravi conseguenze non solo economiche, ma anche sociali, dal momento che colpisce in particolare le famiglie con redditi più bassi, le quali sono costrette a destinare una parte sempre maggiore del proprio bilancio alle bollette energetiche.

In questo contesto, i governi e le imprese hanno adottato diverse politiche per fronteggiare la situazione. Tra queste, si annoverano gli sforzi per incrementare la disponibilità delle fonti rinnovabili e dell'efficienza energetica, la promozione della concorrenza sul mercato dell'energia, la regolamentazione dei prezzi e l'introduzione di incentivi fiscali per le famiglie e le imprese che adottano soluzioni sostenibili.

Tuttavia, nonostante questi sforzi, il prezzo dell'energia elettrica rimane elevato e rappresenta una sfida per il futuro, specialmente dopo lo scoppio della guerra in Ucraina e la conseguente crisi energetica. In questo articolo, analizzeremo nel dettaglio da cosa è determinato il prezzo dell'energia, da cosa dipende l'andamento dei prezzi delle materie prime, il funzionamento delle fasce orarie e i modi per poter cercare di risparmiare anche in un contesto di elevato costo dell'energia. 

 

Indice degli argomenti:

 

Come si determina il prezzo dell'energia?

Il prezzo dell'energia elettrica è determinato da una serie di fattori, tra cui i costi di produzione, i costi di trasmissione e distribuzione, le politiche governative e la domanda di energia. Vediamo di seguito ciascun fattore più nel dettaglio.

Partiamo dai costi di produzione dell'energia elettrica, che rappresentano il principale fattore d'influenza sul prezzo finale. Tali costi sono a loro volta influenzati dalle materie prime utilizzate per la produzione di energia, come il petrolio, il gas naturale, il carbone, il nucleare e le fonti rinnovabili, nonché dalle tecnologie utilizzate per produrre l'energia. Ad esempio, le tecnologie di produzione di energia rinnovabile, come l'eolico e il solare, hanno costi di produzione inferiori rispetto alle tecnologie tradizionali, come il carbone e il gas naturale.

I costi di trasmissione e distribuzione dell'energia elettrica rappresentano un altro importante fattore che influisce sul prezzo dell'energia elettrica. Questi costi sono influenzati dalla distanza tra il punto di produzione dell'energia elettrica e il punto di consumo finale, nonché dalla qualità e dall'efficienza della rete di trasmissione e distribuzione dell'energia elettrica.

Le politiche governative rappresentano un terzo fattore importante per stabilire il prezzo dell'energia elettrica. Ad esempio, le politiche che favoriscono la promozione delle fonti rinnovabili e dell'efficienza energetica possono ridurre i costi di produzione e quindi influire positivamente sul prezzo dell'elettricità per i consumatori.

Infine, a influenzare il prezzo c'è anche la domanda di energia, che a sua volta è influenzata dalle attività economiche, dal clima e dalle abitudini di consumo delle singole persone. Quando la domanda di energia è alta, il prezzo dell'energia elettrica tende ad aumentare, mentre quando la domanda di energia è bassa, il prezzo dell'energia elettrica tende a scendere.

Per quanto riguarda il il prezzo dell'energia in Italia, il fattore che maggiormente ha inciso sugli aumenti in bolletta è stato l'aumento del costo del gas. Il nostro paese produce infatti principalmente energia elettrica sfruttando proprio il gas naturale.

Quanto costa un kWh di energia elettrica?

Vuoi sapere come si determina il costo dell'energia elettrica partendo dal prezzo che hai in bolletta? Senza dover cercare il prezzo al dettaglio attualmente previsto dal mercato, puoi calcolare semplicemente il prezzo dell'energia che hai pagato attraverso il costo del singolo chilowattora, ossia il costo orario dell'energia elettrica (un kWh è pari all'energia assorbita in un'ora da un apparecchio con potenza pari a un chilowatt). Per farlo, prendi la bolletta dei consumi. Come potrai facilmente notare, a formare il prezzo finale non è solo il consumo di energia vero e proprio, ma anche le spese aggiuntive, gli oneri fissi e l'IVA, tutti costi che vanno ad assommarsi alla voce principale, quello della vendita dell'energia elettrica.

Se ti interessa sapere, però, qual è il prezzo che stai effettivamente pagando per l'energia, a prescindere dai costi fissi, dovrai isolare il costo di vendita dalle altre voci. A questo punto, dividi il valore che viene riportato alla voce di vendita per il numero di chilowattora consumati nel periodo preso in esame dalla bolletta. Il risultato sarà il prezzo netto dell'energia elettrica che sei andato a pagare, tenendo conto della natura dell'offerta che hai sottoscritto o del contratto che hai accettato.

Va comunque specificato che il costo netto della vendita viene solitamente aumentato dai vari gestori da una serie di altri servizi accessori. Per poter arrivare quindi al costo effettivo del singolo chilowattora sarebbe necessario in realtà dividere la spesa totale, quella riportata in bolletta, con il numero di chilowattora consumati, per poter avere così un'idea più precisa del costo comprensivo delle spese accessorie, e poter quindi comprendere se l'offerta sottoscritta può essere ancora ritenuta congrua o meno.

Per poter avere un'idea più chiara di quanto la propria tariffa sia conveniente o meno, comunque, è consigliabile paragonare le tariffe degli altri gestori e il costo dell'energia stabilito dalla tariffa regolata ARERA nel mercato tutelato.

Da cosa dipende l'andamento del prezzo dell'energia elettrica?

L'andamento del prezzo dell'energia elettrica dipende da diversi fattori che possono interagire tra loro in modo complesso. Alcuni dei principali fattori che influenzano l'andamento del prezzo dell'energia elettrica sono:

la domanda e l'offerta (se la domanda di energia elettrica supera l'offerta, il prezzo aumenta, se l'offerta supera la domanda, il prezzo diminuisce);

i costi di produzione;

le fluttuazioni delle materie prime (il prezzo dell'energia può essere influenzato dal costo delle materie prime utilizzate per la produzione, come il gas, il petrolio e il carbone);

le politiche governative (le scelte dei vari governi nei diversi paesi possono influenzare il prezzo attraverso l'introduzione di tasse o di incentivi fiscali che possano invogliare a utilizzare fonti di energia rinnovabile);

il clima, in quanto le condizioni meteorologiche possono rendere più alta o meno alta la domanda di energia elettrica durante determinati periodi dell'anno in cui la temperatura è particolarmente alta o bassa;

le innovazioni tecnologiche, dal momento che l'utilizzo o meno di determinate fonti di energia rinnovabile o l'efficienza di alcuni elettrodomestici possono influire in maniera importante sul costo finale.

In sintesi, l'andamento del prezzo dell'energia elettrica dipende da molti fattori complessi e interconnessi, tra cui l'offerta e la domanda, i costi di produzione, le fluttuazioni delle materie prime, le politiche governative, il clima e l'innovazione tecnologica. La comprensione di questi fattori è essenziale per capire l'evoluzione del prezzo dell'energia elettrica e per adottare politiche efficaci per renderla più accessibile e sostenibile per tutti.

Per quanto riguarda l'Italia, come abbiamo già anticipato, l'aumento dell'ultimo periodo del costo dell'energia elettrica deriva, in maniera quasi esclusiva, dall'aumento del prezzo del gas, cresciuto vertiginosamente (fino a picchi venti volte maggiori al consueto), e poi calato improvvisamente, a causa della carenza, o del semplice timore di carenza, di gas frutto della guerra in Ucraina. Fino al 2022, infatti, il nostro paese era dipendente, per quanto riguarda il gas, soprattutto dalla Russia.

La correlazione tra il prezzo del gas e il prezzo dell'energia elettrica, in un paese che produce il 50% della propria energia proprio tramite gas, è ovvio che sia fortissima. Il costo maggiore del gas fa aumentare il PUN (il costo dell'energia sul mercato all'ingrosso) e di conseguenza le bollette.

Cos'è il PUN?

Il PUN è il prezzo all'ingrosso dell'energia elettrica che viene utilizzato dai produttori e dai fornitori di energia elettrica per acquistare e vendere l'energia elettrica sul mercato italiano. Il prezzo finale dell'energia elettrica per i consumatori finali viene stabilito in base a diverse componenti, tra cui il prezzo del PUN, le tariffe di distribuzione e le tasse.

Il prezzo all'ingrosso viene stabilito dal GSE, l'ente che gestisce il sistema di incentivazione per le fonti rinnovabili in Italia. Il GSE monitora costantemente il mercato dell'energia elettrica e tiene conto di una serie di fattori per stabilire il prezzo del PUN, tra cui:

la domanda e l'offerta di energia elettrica in Italia;

i costi di produzione dell'energia elettrica;

le perdite di rete e le tariffe di trasmissione;

la disponibilità di fonti di energie rinnovabile come l'energia solare e l'energia eolica.

Il PUN viene aggiornato costantemente e viene reso disponibile al pubblico sul sito web del GSE. I produttori e i fornitori di energia elettrica utilizzano questo prezzo per acquistare e vendere energia elettrica sul mercato italiano. Come abbiamo visto, comunque, il prezzo finale dell'energia elettrica per i consumatori dipende anche da altri fattori come le imposte e le tariffe di distribuzione, che possono variare a seconda del fornitore di energia elettrica e della zona geografica in cui si trova il consumatore.

Inoltre, il PUN è importante anche per le politiche energetiche a livello nazionale e internazionale. Infatti, il prezzo dell'energia elettrica è uno dei fattori chiave che influenzano la competitività delle imprese e la crescita economica di un paese. 

Quando calerà il prezzo dell'energia elettrica?

Purtroppo, non è possibile prevedere con certezza quando il prezzo dell'energia elettrica calerà, poiché dipende da fattori molto complessi e interconnessi, che possono influenzare l'offerta e la domanda di energia elettrica. Tuttavia, esistono alcune tendenze che suggeriscono che il prezzo dell'energia elettrica potrebbe diminuire in futuro.

Ad esempio, il costo delle tecnologie per la produzione di energia rinnovabile, come l'energia solare e l'energia eolica, sta diminuendo rapidamente. Ciò potrebbe portare ad un aumento dell'offerta di energia rinnovabile e ad una diminuzione del prezzo dell'energia elettrica.

Inoltre, molti governi stanno introducendo politiche per promuovere l'efficienza energetica e l'uso di fonti di energia rinnovabile, attraverso incentivi fiscali e normative ambientali più rigorose. Queste politiche potrebbero portare ad un aumento dell'offerta di energia rinnovabile e ad una diminuzione del prezzo dell'energia elettrica.

Infine, l'innovazione tecnologica potrebbe portare ad una maggiore efficienza nell'uso dell'energia elettrica, riducendo così la domanda di energia elettrica e il costo associato.

Al di là di questi aspetti più generali, venendo al particolare della situazione italiana, in nuovi accordi economici raggiunti dal Governo per il rifornimento di gas da fonti diverse dalla Russia dovrebbero bastare a calmierare il prezzo delle materie prime, con conseguenze importanti anche in bolletta.

In sintesi, sebbene non sia possibile prevedere con certezza quando il prezzo dell'energia elettrica calerà, esistono alcune tendenze che suggeriscono che potrebbe avvenire in un futuro non lontano.

Come funzionano le fasce orarie

Le fasce orarie sono un sistema tariffario che prevede differenti prezzi dell'energia elettrica in base al momento della giornata in cui viene consumata. In generale, le fasce orarie sono divise in tre periodi:

F1 dalle ore 8 alle ore 19, dal lunedì al venerdì;

F2 dalle 7 alle 8 e dalle 19 alle 23 dal lunedì al venerdì;

F3 da mezzanotte alle 7 e dalle 23 alle 24 dal lunedì al sabato, tutte le ore della domenica e dei giorni festivi;

A queste si aggiunge in Italia anche la fascia F0, in tutte le ore indistintamente dai giorni della settimana.

In alcuni casi, possono essere previste fasce orarie differenti, in base alle esigenze del sistema elettrico.

Il prezzo dell'energia elettrica è stabilito in base all'offerta e alla domanda, e quindi varia in base a molti fattori, come la disponibilità di energia, il prezzo del carburante utilizzato per la produzione di energia elettrica, le condizioni meteorologiche, e tutti i fattori che abbiamo già analizzato.

Nel sistema tariffario a fasce orarie, il prezzo dell'energia elettrica è diverso per ogni fascia oraria. In genere, il prezzo dell'energia elettrica è più basso durante la fascia notturna e più alto durante la fascia di punta, in cui c'è una maggiore domanda di energia elettrica.

Il sistema a fasce orarie è stato introdotto per incentivare il consumo di energia elettrica durante le fasce orarie a minor costo, in modo da ridurre la domanda durante le fasce orarie di punta e garantire un utilizzo più efficiente dell'energia elettrica. Ciò aiuta a stabilizzare il sistema elettrico, riducendo il rischio di blackout e migliorando la sostenibilità del sistema energetico. Inoltre, il sistema a fasce orarie può aiutare a ridurre le bollette energetiche, incentivando i consumatori ad utilizzare l'energia elettrica in modo più efficiente.

Di solito i gestori dell'energia elettrica, per semplificare, accorpano due delle fasce che abbiamo sopra citato, la 2 e la 3, ottenendo un fascia F23, facendo passare la tariffa a bioraria (le due fasce sono appunto F1 e F23). Al contrario la tariffa monoraria corrisponde alla fascia F0.

Conviene più il mercato tutelato o il mercato libero?

In Italia, il mercato dell'energia elettrica è suddiviso in due tipologie principali: mercato tutelato e mercato libero. Tale distinzione rimarrà valida fino al 10 gennaio 2024, data di termine della tutela del costo dell'energia elettrica. La principale differenza tra i due tipi di mercato è la modalità di fornitura dell'energia ai consumatori finali.

Il mercato tutelato è un sistema in cui il prezzo dell'energia elettrica viene stabilito dallo Stato attraverso l'Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (ARERA). Il prezzo dell'energia elettrica nel mercato tutelato è lo stesso per tutti i consumatori finali ed è determinato sulla base di una serie di parametri, tra cui il prezzo del PUN, le tariffe di distribuzione e le imposte.

Il mercato libero, invece, è un sistema di fornitura dell'energia elettrica in cui i consumatori finali possono scegliere il proprio fornitore di energia elettrica e negoziare contratti personalizzati in base alle proprie esigenze. Nel mercato libero, il prezzo dell'energia elettrica viene determinato dalla libera concorrenza tra i fornitori di energia elettrica e può variare in base alle offerte presentate dai diversi fornitori.

Cosa consuma di più in casa?

Nelle nostre abitazioni ci sono diversi apparecchi che possono consumare una quantità significativa di energia elettrica. Di seguito sono elencati alcuni dei dispositivi domestici che generalmente consumano più energia elettrica:

apparecchi di climatizzazione e riscaldamento, come condizionatori d'aria, pompe di calore elettriche, termosifoni elettrici;

elettrodomestici come frigoriferi, congelatori, forni elettrici, piani cottura elettrici e lavastoviglie;

luci elettriche, se non utilizzate in modo efficiente;

dispositivi elettronici come computer, televisori, console di gioco, caricabatteria e telefoni cellulari.

Per ridurre il consumo di energia elettrica in casa, è possibile adottare alcune pratiche come utilizzare dispositivi elettronici in modo efficiente, regolare la temperatura degli apparecchi di climatizzazione, utilizzare la luce naturale e spegnere le luci quando non sono necessari, oltre a una una serie di altri suggerimenti che possono essere applicati per abbattere il costo delle bollette.

Come risparmiare energia elettrica in casa?

Ci sono diverse pratiche che possono essere adottate per risparmiare energia elettrica in casa. Proviamo a scoprire insieme alcune delle pratiche che possiamo seguire per ridurre il consumo di energia in casa.

Per prima cosa ricordati di spegnere le luci quando non sono necessarie. Utilizzare la luce naturale il più possibile e sostituire le lampadine tradizionali con lampadine a LED è il primo passo per risparmiare sulle bollette.

Anche l'utilizzo più efficiente degli elettrodomestici, soprattutto di quelli che consumano di più, come gli apparecchi di climatizzazione, la lavatrice o la lavastoviglie e anche il forno, può aiutare a consumare di meno. Importante in questo caso non solo migliorare le proprie abitudini, ma anche acquistare modelli e dispositivi di classe A per quanto riguarda l'etichetta energetica.

Un'altra cosa che può aiutare è staccare i dispositivi elettronici dalla presa quando non li stai utilizzando, oppure utilizzare prese multiple con interruttore, per spegnere più dispositivi contemporaneamente. Anche lasciare in stand by un televisore può infatti portare sprecare energia inutilmente.

Se possibile poi sarebbe necessario utilizzare fonti di energia rinnovabile, installando anche pannelli solari per la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili. Importante quindi ridurre l'utilizzo dell'acqua calda e diminuire il getto d'acqua della doccia e dei rubinetti.

Adottare queste pratiche per risparmiare energia elettrica non solo aiuta a ridurre le bollette, ma contribuisce anche alla salvaguardia dell'ambiente, riducendo la dipendenza dalle fonti di energia non rinnovabile e riducendo le emissioni di gas serra.

In conclusione, il prezzo dell'energia elettrica è influenzato da una serie di fattori, come la domanda e l'offerta, i costi di produzione, la regolamentazione governativa e gli eventi climatici. Ci sono molte variabili che possono far fluttuare il prezzo dell'energia elettrica e rendere difficile prevedere i futuri andamenti del mercato.

Tuttavia, possiamo fare la nostra parte per ridurre il consumo di energia elettrica adottando pratiche sostenibili ed efficienti in casa. Inoltre, è importante che i governi e le aziende continuino a investire in tecnologie e fonti di energia rinnovabile per ridurre la dipendenza dalle fonti di energia non rinnovabile e combattere il cambiamento climatico.

In definitiva, la questione del prezzo dell'energia elettrica è complessa e continua a evolversi. Tuttavia, tutti noi possiamo fare la nostra parte per ridurre il consumo di energia elettrica e contribuire a una maggiore sostenibilità ambientale e a una riduzione delle bollette energetiche.