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Il Nord colpito dal maltempo, il Sud anche dagli abusi edilizi

Daniele Rosa

Anni di ipocrisie e di ricorsi hanno messo a rischio tante zone

Le vittime, sacrificate sull’altare dell’eccezionale maltempo che da giorni sta flagellando l’Italia, purtroppo rimangono drammaticamente sempre vittime, non hanno connotazione regionale e non si possono resuscitare ma, il vero scandalo di questi giorni sta nell’ipocrisia con la quale si sta parlando delle cause che hanno provocato questo disastro annunciato.

 

Se, nel caso del Veneto, il vero e unico responsabile è stato il maltempo che ha scatenato venti da oltre 200 km orari con piogge torrenziali, nel caso del Sud il vero responsabile è probabilmente l’abusivismo edilizio.

L'abusivismo edilizio una metastasi che distrugge il paese

Abusivismo edilizio, due parole sulle quali sono state scritte leggi e controleggi che però, in alcune aree del paese, sono soltanto bei prodotti ‘legiferati’ ma non seguiti.

 

Basti pensare che negli ultimi 10 anni, nel meridione, sono state definite ben 700000 procedure di abbattimento di costruzioni abusive e di queste solo 14000 sono state portate a termine.

Ma per quanto riguarda le procedure di abbattimento predisposte in Calabria e in Sicilia il risultato è stato pari allo zero.

In aggiunta è stato calcolato che al Sud il livello delle costruzioni abusive supera del 50% quello delle regolari.

L'abusiviso edilizio colpa di tutti.

Ed allora con che coraggio amministratori, funzionari pubblici, sindaci, politici e gli stessi cittadini di regioni come Molise, Campania, Calabria, Sicilia e Lazio possono adesso gridare che il Governo li ha dimenticati o dare la colpa ai cambiamenti climatici?

 

Dio non voglia che il Vesuvio dovesse dare segnali di risveglio perché succederebbe una catastrofe su tutte quelle case costruite dove, ora, tutti sanno che non dovrebbero stare ma che, colpevolmente, nessuno vede.

 

Non è una questione tra Nord e Sud è una questione tra leggi rispettate e coscienza e cultura degli stessi cittadini.

 

Qualsiasi abitante di Veneto, Lombardia, Emilia, Toscana, Trentino Alto Adige sa perfettamente  che, se apre una finestra abusiva, avrà vigili e carabinieri a casa nel giro di un giorno, massimo due. 

Multe se va bene, denunce penali se va male.

Certo anche in quelle zone qualcosa sfugge, ma è poca cosa rispetto a quanto è in regola.

Da altre parti questo concetto è assolutamente sconosciuto e le colpe di questo andazzo sono di molti. Per costruire sulla spiaggia una villetta abusiva necessitano almeno otto dieci mesi e non è possibile immaginare che lavori di quel tipo passino completamente inosservati senza la complicità di chi dovrebbe controllare.

 

Solo se anche nel nostro stupendo Meridione tutti cominciassero a rispettare responsabilmente la natura, se stessi e le leggi vigenti (così come viene fatto nella stragrande parte del Paese), tanti disastri si potrebbero evitare e senza colpevolizzare il riscaldamento globale o la tropicalizzazione del Paese.