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La circular economy secondo Intesa: con Maire Tecnimont nel riciclo plastiche
Nell’ambito del plafond circular economy, Intesa Sanpaolo sigla un accordo con Maire Tecnimont per la costruzione di un impianto di riciclo plastiche
Concluso l’accordo di Intesa Sanpaolo con Maire Tecnimont per il finanziamento destinato alla costruzione di un impianto di riciclo meccanico della plastica tra i più grandi in Europa. L’operazione strutturata da Banca IMI, con il supporto del team di Circular Economy dell’Innovation Center della Banca, è la prima realizzata dalla Divisione Corporate & Investment Banking, attraverso la Direzione Global Corporate, sul plafond dedicato.
L’operazione è la prima conclusa dalla Divisione Corporate & Investment Banking della Banca, attraverso la Direzione Global Corporate, a valere sul plafond circular economy di 5 miliardi di euro che il Gruppo ha messo a disposizione nell’arco del piano impresa 2018-2021. A strutturarla è Banca IMI con il supporto del Team di Circular Economy di Intesa Sanpaolo Innovation Center.
Intesa Sanpaolo è una delle banche più sostenibili al mondo, inclusa in tutti i principali indici di sostenibilità. Da questo background e dalla forte spinta verso l’innovazione nasce l’impegno verso la circular economy, modello economico che mira a slegare lo sviluppo dallo sfruttamento delle risorse naturali esauribili e a ridisegnare il sistema industriale.
Dal 2015 la Banca è l’unico Financial Services Global Partner della Ellen MacArthur Foundation, organizzazione che promuove il modello circolare nel mondo. In Italia a fungere da acceleratore dell’economia circolare è Intesa Sanpaolo Innovation Center, società del Gruppo dedicata alla frontiera dell’innovazione. Nel 2018 l’Innovation Center, al fianco di Cariplo Factory, ha creato a Milano il primo laboratorio dedicato alla promozione della transizione verso il nuovo sistema economico.
L’impianto finanziato da Intesa Sanpaolo sarà tra i più grandi d’Europa, in grado di produrre a regime circa 40mila tonnellate all’anno di polimeri riciclati. Il complesso tratterà varie tipologie di rifiuto plastico in ingresso, sia nell’ambito dei residui della produzione industriale (ad esempio, componenti delle autovetture, scarti di produzione di packaging alimentare e industriale) sia nel campo post-consumo, materiale proveniente cioè dalla selezione della raccolta differenziata urbana.
Mauro Micillo, Responsabile della Divisione Corporate e Investment Banking di Intesa Sanpaolo e Amministratore Delegato di Banca IMI ha dichiarato: “L’operazione annunciata oggi è fortemente innovativa sia per l’aspetto ecologico sia per quello economico: abbiamo previsto la verifica periodica di alcuni KPI di circular economy utili per valutare la performance dell’impianto, in termini di quantità del materiale plastico riciclato e di qualità dei polimeri rigenerati, correlando a tali indicatori degli incentivi economici per il miglioramento delle condizioni applicate al finanziamento. Grazie al lavoro di Intesa Sanpaolo Innovation Center – la società del nostro Gruppo presieduta da Maurizio Montagnese e guidata da Mario Costantini – abbiamo tutti gli strumenti per cogliere appieno le opportunità offerte dal nuovo modello economico, una sfida innovativa e strategica che porterà importanti benefici a livello globale. Siamo, infine, molto contenti che il primo finanziamento dedicato all’economia circolare – sul plafond da 5 miliardi euro annunciato dal CEO Carlo Messina – sia destinato a un’eccellenza italiana, qual è il Gruppo Maire Tecnimont, per una delle sue prime iniziative di green acceleration”.