Lavoro

Infortuni sul lavoro, Inail: sono in calo ma aumentano i decessi

Il rapporto annuale dell'Inail rileva che gli infortuni sul lavoro sono diminuiti rispetto allo scorso anno mentre sono aumentati i decessi

Gli infortuni sul lavoro tra gennaio e aprile sono state 171.870 (-0,3% rispetto allo stesso periodo del 2020), 306 delle quali con esito mortale (+9,3%). In aumento le patologie di origine professionale denunciate, che sono state 18.629 (+26,1%). Lo comunica l'Inail. I dati rilevati al 30 aprile di ciascun anno evidenziano a livello nazionale un decremento solo degli infortuni in itinere, occorsi cioè nel tragitto di andata e ritorno tra l’abitazione e il posto di lavoro, che hanno fatto registrare un calo pari al 3,3%, da 19.660 a 19.011, al contrario dei casi avvenuti in occasione di lavoro, che presentano un lieve aumento dello 0,1%, da 152.659 a 152.859. Il numero degli infortuni sul lavoro denunciati è aumentato del 2,3% nella gestione Industria e servizi (dai 142.256 casi del 2020 ai 145.569 del 2021) e del 7,4% in Agricoltura (da 7.651 a 8.218), mentre è diminuito del 19,3% nel Conto Stato (da 22.412 a 18.083).

Tra i settori economici si distingue ancora per numerosità degli eventi il settore Ateco “Sanità e assistenza sociale”, che nel primo quadrimestre di quest’anno presenta comunque una diminuzione del 25% degli infortuni avvenuti in occasione di lavoro rispetto al pari periodo del 2020, sintesi di un +162% del primo bimestre e di un -72% del secondo bimestre. Dall’analisi territoriale emerge una diminuzione delle denunce soltanto nel Nord-Ovest (-13,5%), al contrario delle Isole (+8,4%), del Sud (+7,1%), del Centro (+6,5%) e del Nord-Est (+6,3%).

Tra le regioni, i maggiori decrementi percentuali sono quelli di Valle d’Aosta, Provincia autonoma di Trento, Piemonte e Lombardia, mentre gli incrementi percentuali più consistenti sono stati rilevati in Molise, Basilicata e Campania. La lieve flessione che emerge dal confronto dei primi quadrimestri del 2020 e del 2021 è legata alla sola componente femminile, che registra un -10,3% (da 74.878 a 67.155 denunce), mentre quella maschile presenta un incremento del 7,5% (da 97.441a 104.715). La diminuzione ha interessato i lavoratori italiani (-1,6%) e quelli comunitari (-2,0%), al contrario degli extracomunitari (+9,7%). Dall’analisi per classi di età emergono cali solo tra gli under 20 (-31,5%) e nella fascia tra i 40 e i 54 anni (-1,5%), con incrementi per quella tra i 20 e i 39 anni (+9,6%) e tra gli over 55 (+4,0%).