AICE, Emofilia: per Shire prima uscita in continuità
“Emofilia 2016: tra esperienza, evidenze ed innovazione”. Il Convegno dell’Associazione Italiana Centri Emofilia si tiene a Bologna dal 26 al 28 Ottobre
Si tiene a Bologna dal 26 al 28 ottobre il convegno AICE, Associazione Italiana Centri Emofilia, intitolato quest’anno: “Emofilia 2016: tra esperienza, evidenze ed innovazione”.
Il tradizionale appuntamento annuale del mondo clinico dell’emofilia vedrà per la prima volta la partecipazione di Shire che, dopo l’unione con Baxalta, si candida a diventare l’azienda biotech leader nel campo delle malattie rare.
Negli anni, la divisione ematologia che oggi fa parte di Shire, ha sviluppato innovazioni pionieristiche e migliorato le condizioni di vita di pazienti in tutto il mondo, tramite un’intensa collaborazione con i sistemi sanitari, con la comunità medico-scientifica e con le organizzazioni dei pazienti.
Dalla lavorazione dei plasmaderivati ai più recenti fattori ricombinanti, dai programmi di assistenza a domicilio per i pazienti agli strumenti digitali (come il diario infusionale di BNect e gli strumenti per la farmacocinetica) oggi l’azienda continua a perseguire la visione di un mondo senza sanguinamenti.
È di questo che si parlerà venerdì mattina in un simposio dedicato - Verso un mondo senza sanguinamenti attraverso la medicina di precisione: è un obiettivo oggi possibile? - per fare il punto sulla medicina di precisione, quell’approccio terapeutico che ha l’obiettivo di offrire al clinico e al paziente la migliore personalizzazione, garantendo al sistema sanitario nazionale anche l’ottimizzazione dei dosaggi terapeutici. Saranno il Presidente AICE Di Minno e la Vicepresidente AICE Santagostino a moderare gli interventi di Rischewski, De Cristofaro, Rocino e Mancuso, focalizzati sul miglioramento della qualità di vita dei pazienti, sugli strumenti per il calcolo della farmacocinetica individuale nella profilassi dell’emofilia A, oltre che di sicurezza ed efficacia dei trattamenti nella profilassi dell’emofilia A con inibitori e nelle nuove frontiere di cura dell’emofilia A acquisita.
Il professor Di Minno, presidente AICE e responsabile del Centro Emofilia di Napoli, approfondisce il concetto di medicina di precisione in emofilia: “Significa calare le raccomandazioni per il monitoraggio e il trattamento che derivano dalla letteratura scientifica nella realtà clinica del singolo paziente, in modo che le scelte specifiche del farmaco o del regime di trattamento possano assicurargli la migliore efficacia e sicurezza, in relazione alla sua storia precedente (emorragie, stato delle articolazioni, inibitori), alla farmacocinetica, ma anche al suo stile di vita ed esigenze psicologiche e sociali.”
E sulla profilassi personalizzata parte integrante della medicina di precisione, Di Minno aggiunge rispetto agli strumenti in grado di calcolare la farmacocinetica individuale: “Questi strumenti facilitano il lavoro del medico nel definire le modalità più adeguate di somministrazione del farmaco (dose e intervalli di infusioni), tali da ottimizzare la protezione che il regime di profilassi può offrire in quello specifico paziente e migliorare anche l'aderenza al trattamento. Ovviamente i dati ottenuti con questi tools vanno attentamente verificati nel monitoraggio della terapia e non va dimenticato che dalla valutazione farmacocinetica individuale si può ottenere una serie di informazioni più complete.”
Fabrizio Capetta, Business Head Hematology: “Shire rinnova convinta il suo sostegno ad AICE e la nostra presenza al convegno annuale, insieme ai contenuti che presenteremo, rappresenta il miglior segnale di continuità nei confronti della comunità scientifica e di tutti gli stakeholder del mondo emofilia. Per consolidare la nostra leadership nell’ambito delle malattie rare, ancora una volta ribadiamo la nostra visione di un mondo senza sanguinamenti.”