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Ascolti Tv: il caso di Federico Quaranta, vittima del "daytime Spadafora"
Malgrado gli ascolti ottimi che garantiva, Quaranta è stato silurato da Linea Verde per far spazio a Beppe Convertini. E c'è di più...
C'era una volta Federico Quaranta, conduttore di successo di Linea Verde, storico programma del daytime domenicale di Rai1 dedicato all'agricoltura. Il prode Quaranta - assieme a Daniela Ferolla - raggiungeva dati d'ascolto invidiabili, con picchi del 24.5% di share, che avrebbero dovuto garantirgli la riconferma alla guida del programma.
Non solo. Visto il successo della sua conduzione, il buon Federico era stato indicato quale padrone di casa di Grand Tour (nato da una costola di Linea Verde e in onda nella prima serata del venerdì sull'Ammiraglia Rai), sempre con la Ferolla accanto a sé.
Questa storia, raccontata volutamente con la prosa di una favola, non ha tuttavia un lieto fine. Perché, fulmine a ciel sereno, due giorni prima della presentazione dei palinsesti Federico Quaranta apprende della sua esclusione da Linea Verde. E a comunicarglielo è il suo capostruttura e caro amico Angelo Mellone, che - in lacrime - gli comunica la pessima notizia, aggiungendo che sarà lui a prendere il suo posto a Grand Tour, strappatogli di mano anch'esso.
Oltre il danno la beffa: da due trasmissioni che avrebbe dovuto condurre, Quaranta resta in un lampo a mani vuote, e per giunta uno di quei programmi passa a un suo caro amico. Grand Tour condotto da Mellone con Lorella Cuccarini è stato un flop assoluto, quindi Quaranta non ha perso nulla. Ma l'esclusione improvvisa da Linea Verde appare un'ingiustizia bella e buona, visti gli ascolti che egli garantiva al programma.
Nella prossima edizione di Linea Verde, vedremo alla conduzione Ingrid Muccitelli (proveniente dai successi di ascolti di UnoMattina in Famiglia) e Beppe Convertini, ora alle redini di Estate in Diretta su Rai1, che si aggira attorno a una non entusiasmante media del 13-14% di share.
Beppe Convertini è carissimo amico di Vincenzo Spadafora, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri con deleghe alle Pari Opportunità, ex Garante per l'Infanzia, ex Presidente Unicef, ex collaboratore di Walter Veltroni, Alfonso Pecoraro Scanio, Francesco Rutelli, grande amico di Angelo Balducci e ora ombra e mentore del Vicepremier (e forse prossimo primo ministro) Luigi Di Maio. Ma Spadafora è soprattutto il potentissimo responsabile grillino per la Rai, nonché mallevadore della nomina di Teresa De Santis alla direzione della Prima Rete.
Oltre a Beppe Convertini, il "daytime che si chiama Spadafora" per parafrasare Tennessee Williams, vanta anche un altro personaggio in grande ascesa mediatica, un altro suo grande amico, il mezzobusto del Tg1 Alberto Matano, che da un anno circa spopola in ogni programma televisivo, da Ballando con le Stelle alle conduzioni di serate speciali, e che è stato promosso alle redini de La Vita in Diretta assieme alla Cuccarini (reduce dal già citato flop di Grand Tour).
Tout se tient, tutto si tiene, direbbe Ferdinand De Saussure. Ed è inutile indignarsi o stupirsi: fin dal 1954 la Rai ha visto ascendere alla gloria e spesso precipitare nell'abisso gli "amici di...". Stupisce però che proprio i grillini duri e puri che tuonavano contro ogni nepotismo e familismo in politica come in Rai, utilizzino gli stessi metodi. Una volta accadeva soprattutto con le donne, ora accade precipuamente con gli uomini. Forse era in questo senso che s'intendeva "Rai del cambiamento".