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Ascolti TV Auditel: Disastro Fazio, su Rai2 spettatori e share dimezzati
Il trasloco di Che Tempo che Fa da Rai3 a Rai1, e poi a Rai2, è andato a indebolire tutto il Servizio Pubblico a danno dei contribuenti
Gli ascolti TV e i dati Auditel di domenica 13 ottobre 2019 in prime time vedono Che Tempo che fa condotto da Fabio Fazio ottenere 1.799.000 spettatori con il 7.6% di share, cifra che rispecchia più o meno i risultati delle settimane precedenti fin dal suo trasloco a Rai2. Numeri ben diversi da quelli che raccoglieva a Rai1 e a Rai3, quando conquistava oltre tre milioni di spettatori (talvolta superando i quattro) e il doppio dello share.
Per comprendere come il passaggio di Che Tempo che Fa prima da Rai3 a Rai1, e poi - in maniera ancor più incisiva - da Rai1 a Rai2 abbia finito per indebolire l'azienda del Servizio Pubblico Radiotelevisivo lo spiega il Segretario della Vigilanza Rai nonché deputato di Italia Viva Michele Anzaldi in una intervista a Globalist. “Lo spostamento a Rai1" precisa il Deputato, "ha fatto bene a Fazio, ma non certo alla Rai. Fazio a Rai3 faceva una media del 12%, a Rai1 ha aumentato di pochi punti fino al 15-16%, ma trascinando al ribasso la rete rispetto a quando c’era la fiction. Basta vedere in queste settimane Imma Tataranni, sempre sopra al 20%. Nel frattempo Rai3 è precipitata".
E ancora: "Con il passaggio a Rai2, se la media dovesse essere quella dell’esordio, ovvero l’8% che è anche l’obiettivo prefissato da Freccero, il paradosso sarebbe che la Rai perderebbe ascolti, rispetto a quando Fazio era a Rai3, ma aumenterebbe i costi. Il contratto di Fazio, infatti, è rimasto quello di Rai1, con tanto di appalto alla sua società personale, ma gli ascolti sono addirittura più bassi di quando era a Rai3. Un gioco a perdere, per la Rai”.
Considerando che le cifre auditel sono finite ben al di sotto dell'8% auspicato dal direttore di Rai2 (ieri il programma è stato battuto anche dal visto e rivisto film di Italia 1, e senza per giunta la concorrenza del campionato di Calcio di Serie A, fermo per la partita della Nazionale di sabato 12 ottobre), il dato conferma e sottolinea quanto l'operazione Fazio sulla Seconda Rete vada a detrimento di tutta la Rai - per giunta con lo spettro del Campionato di Calcio che, la prossima settimana, tornerà in diretta concorrenza con la trasmissione (che ieri pare non aver minimamente giovato della sospensione delle partite).
Un'idea, insomma, non esattamente brillante (di Mario Orfeo, per essere precisi) quella di portarlo su Rai1 e di farlo partire subito dopo il Tg, insomma, e ancor meno geniale a quel punto farlo traslocare su Rai2. Ma ormai è fatta, e in ultima analisi a rimetterci sono - come sempre accade - i contribuenti.