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“Canone Rai in bolletta”: il governo ha deciso
Il canone Rai si pagherà in bolletta. Nella Legge di Stabilità ci sarà un provvedimento ad hoc. Lo ha confermato Antonello Giacomelli, sottosegretario con delega alle comunicazioni. Si va avanti seguendo la rotta indicata da Matteo Renzi. Con l'impressione che la linea sia stata dettata in tv per approdare solo dopo sul tavolo del Mef. Lo si intuisce anche dalle parole di Giacomelli: “
“Il ministero dell’Economia – ha detto – sta facendo un lavoro di approfondimento e credo che giovedì sarà sul tavolo del consiglio dei ministri”. Non sembra che ci sia, al momento, la possibilità di un ripensamento. “Del resto le indicazioni del premier sono chiare, abbassare il canone per i cittadini e recuperare l’evasione. E quindi – ha concluso – su queste linee ci muoveremo”.
Linee che però non potranno essere lineari. Il punto di partenza è l'annuncio di Renzi: canone in bolletta e 100 euro. Ma sia sia sulla formula che sui reali costi la discussione è aperta. Partiamo da questi ultimi.
Il canone in bolletta conviene?
Il governo pubblicizza il possibile risparmio: il prezzo calerebbe di 13,50 euro rispetto al canone attuale. Pochi spiccioli l'anno. Il sottosegretario all'Economia, Enrico Zanetti, osa di più: “Bisogna scendere a 85 euro”.
Ma i rischi non mancano: le simulazioni dell'associazione Italiana di Grossisti di Energia (AIGET) e di I.com, (Istituto per la Competitività) potrebbero in realtà far crescere il prezzo tra il 13 e il 15%. Insomma: a fronte di un beneficio contenuto, le incognite restano consistenti.
Tutti i dubbi sul canone in bolletta
Il canone in bolletta però non è stato pensato solo per far risparmiare: l'obiettivo è limitare un'evasione che oggi costa alla Rai 500 milioni di euro. Il problema, però, sta nella fattibilità del provvedimento.
Il presidente di Assoelettrica, Chicco Testa, ha definito l'operazione “impossibile”. “Non tutti i possessori di un televisore sono possessori di un contratto elettrico e non tutti i possessori di un contratto elettrico sono possessori di un televisore. Sbagliato riversare sui produttori di energia elettrica il compito di recuperare il canone per la Rai, perché non ci compete”. La presidente di Enel, Patrizia Grieco, è stata più soft, ma la sostanza non cambia: “Il canone in bolletta è difficile”.
Lo è perché, come ha affermato testa, non tutti coloro che hanno un contratto elettrico hanno un televisore. E se fino a qualche anno fa poteva essere una scusa per evadere, oggi non possedere un televisore non è insolito. E qui nasce un altro problema: anche senza tv si può si possono fruire i programmi Rai. Come farà il governo a individuare la presenza di tablet e smartphone?
E ancora: chi ha più di una casa (e quindi potrebbe avere più di un contratto elettrico) pagherà due volte il canone?