MediaTech

ClubHouse? Già in declino ma il formato audio rimarrà

di Simone Guzzardi

Secondo Sensor Tower e Similar Web, ClubHouse è crollato del 70% ad Aprile rispetto al mese precedente

Chi, fra la fine del 2020 e l’inizio del 2021, non ha sentito parlare del social audio per eccellenza? Clubhouse è infatti cresciuto molto velocemente nell’ultimo anno, passato da poche migliaia a milioni di utenti, spinto anche da un ricco round di finanziamenti.

Quello che caratterizza questa piattaforma è l’esistenza del solo formato audio e la modalità rigorosamente live delle conversazioni che ha catturato attenzione di tanti utenti, opinion leader del mondo digitale e, di conseguenza, di tanti giornalisti.

L’idillio sembra però finito: i datidicono che l’app di ClubHouse è molto meno scaricata rispetto a prima - con un aprile in crollo del 70% rispetto a marzo - e sta di conseguenza calando nelle classifiche degli app store (Fonti Sensor Tower e Similar Web).

Cosa sta succedendo? “Forse non c’è posto per un social basato solo sull’audio” dice Vincenzo Cosenza, studioso da sempre attento all’evoluzione dei social media e Chief Marketing Officer di Buzzoole. A ClubHouse va il merito di avere aperto una strada in cui ora hanno messo gli occhi e risorse ancora più grandi colossi come Facebook, come annunciato da Mark Zuckerberg negli scorsi giorni.

“Molto probabilmente ClubHouse continuerà ad esistere come un social di nicchia e il formato audio sarà maggiormente utilizzato negli ecosistemi delle grandi piattaforme come Facebook, dove sarà una delle opzioni e dei formati a disposizione degli utenti” continua Vincenzo Cosenza “a questo punto l’audio non sarà più la nuova frontiera ma parte di un’esperienza più grande, multiformato e multicontenuto”. 

Non ci resta quindi che aspettare le nuove funzioni di Facebook, a quanto pare disponibili in estate, e ringraziare Clubhouse per avere portato l’esperienza audio live alla ribalta.