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Coronavirus, pubblicità: durante il lockdown solo spot piatti e prevedibili
Proprio perché stridenti con la comunicazione veicolata dai mass media in merito alle notizie sulla crisi coronavirus, lo storytelling approcciato dalle aziende durante il lockdown, potrebbe rappresentare un vero e proprio rischio di autogol.
Con il progredire dell'emergenza COVID-19, il panorama pubblicitario ha cambiato volto in tutto il mondo, ma il cambiamento ha determinato anche un appiattimento di efficacia. A rivelarlo il Business of Fashion, che segnalando l'account YouTube Microsoft Sam, ha messo in risalto l'incredibile somiglianza tra decine di spot andati in onda durante il lockdown nelle televisioni degli americani.
Il video, già diventato virale, contiene svariati spezzoni di spot collegati fra loro, mettendo in luce come diversi servizi e prodotti reclamitazzati, condividano un'identica matrice di immagine e suono.
A prevalere sono le melodie dolci, principalmente suonate al pianoforte, basi create per il lancio di messaggi emozionali, contenenti parole ridondanti e prevedibili quali: home, together, family, people.
L’esperto di marketing Kevin Agee, come riportato da Pambianco, ha dichiarato a Business of Fashion: “È difficile pensare che gli spot legati al Covid siano sentiti come sinceri. Tutto ciò che ho visto sembra la copia di tutto il resto”.