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Imbavagliati, torna online il Festival internazionale del giornalismo civile
La rassegna, ideata da Desirèe Klain, dà voce a quei giornalisti che nel loro Paese hanno sperimentato il bavaglio della censura o che vivono sotto scorta.
Torna in via telematica dal 16 al 20 dicembre “Imbavagliati”, il primo Festival Internazionale di Giornalismo Civile, ideato e diretto da Désirée Klain, che dal 2015 dà voce a quei giornalisti che nei loro paesi hanno sperimentato il bavaglio della censura e la persecuzione di regimi dittatoriali e, nonostante il giro di vite contro la stampa, hanno corso seri pericoli per raccontare, denunciare.
“Diversamente Liberi” è il tema della sesta edizione della manifestazione contro i bavagli. Un modo per accendere una luce, in stretta collaborazione Amnesty International Italia, con testimonianze dirette, in quei paesi (sessantanove nel mondo), dove l’omosessualità è ancora un reato, in molti casi punibile anche con la morte. Protagonisti saranno anche quei coraggiosi reporter, attivisti, che vivono sotto scorta, anche loro “Diversamente Liberi”.
Il Festival, promosso dall’assessorato alla Cultura e al turismo del Comune di Napoli e dalla Fondazione Polis della Regione Campania per le vittime innocenti della criminalità e i beni confiscati, realizzato in collaborazione con la Federazione nazionale della Stampa, la Fondazione Banco di Napoli, l’UsigRai, il Sindacato unitario giornalisti della Campania, Articolo 21, e con il patrocinio di Amnesty International Italia, è in programma online da mercoledì prossimo a domenica 20 dicembre, con interviste esclusive, mostre in anteprima, dirette, anteprime cinematografiche, campagne solidali in diretta sul sito www.imbavagliati.it. La Mehari di Giancarlo Siani, il giornalista napoletano assassinato dalla camorra nel 1985 continua ad essere il simbolo dell’iniziativa per la libertà di stampa (che prima di quest’anno si è sempre svolta al Pan/Palazzo delle Arti di Napoli, lì dove la macchina è custodita ne’ “La Stanza della Memoria”). Con lo slogan “Chi dimentica diventa colpevole” si rinnova dal Festival l’appello per chiedere verità e giustizia per Mario Paciolla, Giulio Regeni e Ilaria Alpi.
Prologo di “Imbavagliati” il “Premio Pimentel Fonseca”, in programma il 16 dicembre alle ore 11. Il riconoscimento, giunto alla VI edizione, è dedicato alla memoria di Eleonora Pimentel Fonseca, patriota napoletana e fondatrice del giornale “Monitore Napoletano”, che trovò la morte nei moti rivoluzionari napoletani il 20 agosto del 1799 a Piazza Mercato. In onore della storica giacobina, le protagoniste della manifestazione sono giornaliste e attiviste, che portano avanti la difesa dei diritti civili.
Il festival sarà lanciato dalla testimonial Carmen Ferrara. La 25enne campana, attivista LGBTIQ, e ricercatrice. Dalla sua tesi di laurea in Scienze Politiche e delle Relazioni Internazionali ha pubblicato il volume: “Orientamento Sessuale e Identità di Genere. Immigrazione e Accoglienza”, una ricerca sulla condizione delle rifugiate e dei rifugiati lesbiche, gay, bisessuali, transgender, intersex e queer in Italia. Nel corso della presentazione la proiezione in anteprima del video “Slapp, il bavaglio con la cravatta!”, prodotto da “Imbavagliati” e ideato e diretto da Désirée Klain con la collaborazione alla sceneggiatura di Paola Rosà di Osservatorio Balcani Caucaso Transeuropa.