MediaTech
La strategia del mainstream in 10 punti. Globalisti governano stampa e social
Di Flavio Paltrinieri
Noam Chosky ci guida attraverso questo tunnel delle atrocità
6-Usare l’aspetto emotivo molto più della riflessione.
Sfruttate l'emozione è una tecnica classica per provocare un corto circuito su un'analisi razionale e, infine, il senso critico dell'individuo. Inoltre, l'uso del registro emotivo permette aprire la porta d’accesso all’inconscio per impiantare o iniettare idee, desideri, paure e timori, compulsioni, o indurre comportamenti.
7-Mantenere il pubblico nell’ignoranza e nella mediocrità.
Far si che il pubblico sia incapace di comprendere le tecnologie ed i metodi usati per il suo controllo e la sua schiavitù. “La qualità dell’educazione data alle classi sociali inferiori deve essere la più povera e mediocre possibile, in modo che la distanza dell’ignoranza che pianifica tra le classi inferiori e le classi superiori sia e rimanga impossibile da colmare dalle classi inferiori".
8-Stimolare il pubblico ad essere compiacente con la mediocrità.
Spingere il pubblico a ritenere che è di moda essere stupidi, volgari e ignoranti ...
9-Rafforzare l’auto-colpevolezza.
Far credere all’individuo che è soltanto lui il colpevole della sua disgrazia, per causa della sua insufficiente intelligenza, delle sue capacità o dei suoi sforzi. Così, invece di ribellarsi contro il sistema economico, l’individuo si auto svaluta e s'incolpa, cosa che crea a sua volta uno stato depressivo, uno dei cui effetti è l’inibizione della sua azione. E senza azione non c’è rivoluzione!
10-Conoscere gli individui meglio di quanto loro stessi si conoscono.
Negli ultimi 50 anni, i rapidi progressi della scienza hanno generato un divario crescente tra le conoscenze del pubblico e quelle possedute e utilizzate dalle élites dominanti. Grazie alla biologia, la neurobiologia, e la psicologia applicata, il “sistema” ha goduto di una conoscenza avanzata dell’essere umano, sia nella sua forma fisica che psichica. Il sistema è riuscito a conoscere meglio l’individuo comune di quanto egli stesso si conosca. Questo significa che, nella maggior parte dei casi, il sistema esercita un controllo maggiore ed un gran potere sugli individui, maggiore di quello che lo stesso individuo esercita su sé stesso.
Ecco qui, intonsa, come l’ha pensata il linguista accademico, sedicente anarchico della città dell’amore, la quieta Philadelfia.
Dovrebbe fare pensare ma il dubbio di chi scrive è se chi legge ha ancora un cervello in grado di scalpitare e divincolarsi dal mainstream.
Non lo so questo, ma so che la strategia va avanti ed è ben chiaro che quando leggete una cosa unanimemente descritta sui giornalacci e sbadierata da social e Tv, è li che alberga il pericolo…
Attenzione quindi…..”Io sono un giornalista, scrivo su un giornale, vi ho mentito per tanto tempo, adesso voglio dirvi la verità”...questo vorrei leggere una fantastica mattina, aprendo un giornale che però non riesco davvero ad immaginare.