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Microsoft conquista LinkedIn per 26,2 miliardi di dollari
Microsoft entra con prepotenza nel mondo dei social: ha acquisito LinkedIn per 26,2 miliardi di dollari, pari a 196 euro per azione
Microsoft entra con prepotenza nel mondo dei social: ha acquisito LinkedIn per 26,2 miliardi di dollari, pari a 196 euro per azione. In contanti. Premio sostanzioso, del 49,5% rispetto alla quotazione di fine settimana scorsa, alla quale il mercato si è adeguato immediatamente. Nei primi minuti di contrattazione, il titolo guadagna oltre il 47%, sfiorando i livelli dell'offerta.
La proposta di acquisto è stata votata all'unanimità da entrambi i cda delle società. Jeff Weiner rimarrà ceo di LikedIn e risponderà direttamente al Ceo di Microsoft, Satya Nadella. Una trattativa lampo quella che ha portato il social sotto il controllo di Redmond. Che così mette a segno la più sostanziosa (di gran lunga) acquisizione della sua storia. Fino a ora, le due maggiori acquisizioni erano state Skype, per 8,5 miliardi, e Nokia, per 7,2. La prima è stata un successo enorme, la seconda un colossale flop, costato miliardi e migliaia di posti di lavoro.
"La squadra LinkedIn - ha dichiarato il ceo Satya Nadella - ha fatto crescere un business fantastico concentrato sulla connessione del mondo professionale. Insieme possiamo accelerare la crescita di LinkedIn e di Microsoft Office 365 e Dynamics". In sostanza, il social dedicato al lavoro verrà integrato con i prodotti professionali di Redmond. Oltre a Office, che va al di là dell'ufficio, Dynamics offre un pacchetto di soluzioni pensate proprio per le aziende.
Resta, come sempre, da capire se il prezzo è giusto. Con lo scotto ancora fresco di Nokia. 26,2 miliardi è una somma gigantesca. Che non ha precedenti né per Microsoft né per altre società digital. Facebook si era fermato a 19 miliardi per rilevare WhatsApp. I due affari sono però molto diversi. Perché, se Facebook ha pagato le potenzialità (WhatApp è ancora un servizio gratuito e senza pubblicità), Microsoft paga, oltre agli utenti, anche il bilancio. L'ultimo trimestre del 2015 si è chiuso con un rosso di 8,4 milioni di dollari. Una cifra condizionata però dalle voci straordinarie: i ricavi erano saliti del 34%, a 862 milioni di dollari. Il 2016, infatti, è iniziato con una crescita del 35%. Nonostante i primi passaggi a vuoto, LinkedIn resta un business solido.
LinkedIn, oltrettutto, è, con Facebook, uno dei pochissimi unicorni (le società digital che valgono più di un miliardo di dollari) ad aver retto all'impatto della borsa. I numeri sono quindi misti. Il bilancio è tutto sommato positivo, ma non sufficiente a giustificare una spesa da 26,2 miliardi. Le potenzialità, certo, fanno la loro. Ed è troppo presto per dire se Nadella centrerà l'obiettivo. Il mercato penalizza la scelta: il titolo di Microsoft cede il 3% in avvio.
Una cosa però è sicura: la direzione che il ceo sta dando al gruppo. Steve Ballmer, fautore dell'acquisizione di Nokia, voleva costruire un gruppo che unisse software e hardware. Progetto naufragato malamente. Nadella ha invece dato una svolta, abbandonando l'ambizione di essere un concorrente di Apple e Samsung sul mobile per rafforzare i prodotti "trasversali": software utilizzabili su diverse piattaforme, da IOS ad Android e dal mobile (social compresi) all'IoT.