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Nomine Rai, saltano le nuove direzioni dei Tg. L'Ad Salini rimanda tutto

Marco Zonetti

Rinviate le nomine dei direttori dei Tg Rai. C'entrano forse l'incontro dell'Ad con il Ministro Gualtieri e l'esito delle elezioni regionali?

L'Ad Rai Fabrizio Salini perde il pelo (i capelli no, per ovvie ragioni) ma non il vizio. Dopo aver fatto penare azienda e dirigenti interessati con il continuo rinvio delle nomine dei direttori di rete (annunciate fin da settembre 2019 e formalizzate solo qualche settimana fa), ecco che ricomincia con quelle dei direttori dei Tg.

Le nomine erano previste nel CdA fissato per il 30 gennaio, e invece giunge notizia da Viale Mazzini che i curricula dei papabili responsabili dei notiziari da presentare ai Consiglieri di Amministrazione non sono stati inviati. Tutto rimandato, dunque, forse al 14 febbraio, per un San Valentino che si preannuncia ben poco "amoroso" in quel della Rai, visti i risultati politici delle elezioni di domenica 26.

Ieri Salini aveva incontrato il Ministro dell'Economia Gualtieri ed è alquanto probabile che il rinvio derivi proprio da quel "colloquio cordiale" fra i due. Senza la prevista spallata di Matteo Salvini al Governo, e con l'esito catastrofico delle elezioni regionali in Calabria e in Emilia-Romagna per il M5s oltre alla buona affermazione del Partito Democratico e in particolare di Stefano Bonaccini, i rapporti di forza fra i due partiti maggiori in seno all'Esecutivo (e quindi alla Rai) sono mutati ed è alquanto probabile che il Pd abbia chiesto molto di più del Tg3 (per il quale è in lizza Mario Orfeo). Da qui una procrastinazione per studiare nuove soluzioni rispetto a quelle ponderate prima delle regionali. Vi terremo informati.