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Imitazioni ironiche in prima persona di vip e non solo: sui social boom di pov

di Donal Cantonetti

Un nuovo linguaggio che fa impazzire i giovani e sintetizza a livello espressivo linguistica e concetto: ecco di che cosa si tratta

Pov, il nuovo linguaggio social che fa impazzire i giovani

 
Se si frequentano i social ed in particolare i capisaldi, cioè Tik Tok ed Instagram, non sarà sfuggito l'uso ripetuto del termine Pov. Al centro della pagina, in alto a dx, in basso a sx, con un barra addirittura. Ma cos'è questo Pov che gira su Tik Tok ed Instagram e fa sentire boomers chi non ne comprende il significato? Si tratta di un acronimo che sta per Point of View e rappresenta l'idea di chi ha realizzato il video. Questo a significare che quello che stiamo vedendo è il punto di vista preciso e non ideale nella storia raccontata sui social.

 

ECCO DUE ESEMPI DI POV CHE CIRCOLANO SUI SOCIAL: VIDEO 

GUARDA IL VIDEO

 
Se volessimo paragonarlo ad una tecnica cinematografica, potremmo sicuramente sfruttare la ripresa soggettiva, nella quale i personaggi della storia vengono inquadrati dal punto di vista di uno solo di loro, come se si vedesse tutto attraverso i suoi occhi. Essendo dei video, i pov sfruttano la ripresa in prima persona per simulare lo sguardo dello spettatore, il quale viene così invitato ad assumere il punto di vista suggerito dalla didascalia. E così avremo un hashtag pov (cioè un aggregatore automatico per far individuare più facilmente agli utenti temi con contenuto specifico) in cui si imitano personaggi famosi o categorie stereotipate di persone esagerandone gesti, atteggiamenti e discorsi in chiave ironica.
 
Una delle tipologie più diffuse di Pov è, ad esempio, quella riguardante il mondo scolastico, dove si prendono in giro situazioni decisamente frequenti per farsi una risata e riconoscere comportamenti comuni a tutte le classi (Pov: sei l'insegnante che sta interrogando; Pov: sei quel compagno che sta sempre sui social ecc...). Oppure si fa il verso ai malumori delle madri per il disordine dei figli, ai trentenni che subiscono le conseguenze di una serata brava. L'importante è riuscire ad intercettare quegli aspetti specifici che accomunano ogni tipo di situazione ed interpretarli in modo divertente. 
 
Questo alla base. Ma il Pov nel frattempo è andato avanti, si è articolato a seconda di dove lo si voglia usare. E' partito come punto di vista, è diventato meme (cioè imitazione), si è trasformato da presa in giro a dissing (critica, insulto verso qualcuno), ha infine celebrato la sua morte con la bannatura (esclusione). Abbiamo detto che su Instagram e Tik Tok gli scenari sono simili: un video o una foto dove, o con un monologo o con una scenetta o con un ballo si vuole dire qualcosa. Tramite la foto possiamo invece esortare a condividere un'emozione o uno stato d'animo.
 
Ma le frasi? In genere si usano per creare una connessione più diretta con chi guarda, dando loro l'impressione di vedere il mondo attraverso gli occhi dell'autore. Ad esempio: sei seduto al tuo posto preferito, bevendo il tuo caffè preferito, mentre osservi il mondo passare. Sono il tuo animale domestico, e tu stai tornando a casa dopo una lunga giornata di lavoro. E ancora. Sono il personaggio principale di una storia d'amore e tu sei la mia storia. Siamo in un mondo magico, e io ti guido attraverso i luoghi più incantevoli. Tutto ciò che serve è un po’ di creatività e una certa propensione verso la recitazione, in modo che chi andrà a vedere il video sia interessato all’argomento e riesca ad immedesimarsi con quanto sta guardando. Naturalmente il ragionamento vale anche per un argomento di spessore o che sappia suscitare l’interesse del pubblico. C'è poi la bannatura del Pov. Un Pov bannato è l'esatto contrario, sostiene una realtà e non una finzione, e chi realizza il video ci tiene a far capire a chi guarda che la sua proposta è  pov non è un pov. Praticamente è più facile a farsi che a dirsi: si racconta la propria storia e graficamente si utilizza una barra rossa sulla scritta Pov proprio per cancellare il concetto di finzione e comunicare a chi ci sta guardando che quello che diciamo è vero. 

 

GUARDA IL VIDEO DI UN "POV NON POV" 

 

E' chiaro che con abbreviazioni, acronimi e neologismi, con il gergo dei social si faccia fatica a comprendere un mondo nato per i giovanissimi ma frequentato da utenti di tutte le età. Non a caso tutto è partito dalla frase più celebre sui social e cioè ok boomer, proprio per evidenziare un certo impaccio tecnologico di alcuni frequentatori. Come nuova modalità espressiva, il Pov è l'ultima (o meglio la penultima perché qualcosa di nuovo sta già accadendo) sintesi linguistica o concettuale di un pubblico che ha bisogno di esprimere se stesso in maniera trasversale.Ed infatti anche alcuni artisti, proprio come rappresentanti del popolare, hanno fatto proprio il concetto di Pov. 

Dua Lipa ad esempio, con il brano “Don't Start Now”, dove la cantante mostra la sua serata tipo in discoteca proprio grazie alla tecnica del Pov. Del resto, se una tendenza sta monopolizzando i social, il mondo del pop non può essere da meno. E quando artisti di un certo livello utilizzano tali dinamiche, sicuramente aumentano il contatto con il proprio pubblico di appartenenza generando comportamenti virali.

Nessuna paura, comunque. Per i non iscritti a TikTok o Instagram è possibile vedere i migliori Pov all’interno di apposite compilation caricate su YouTube. Sulla celebre piattaforma di streaming, infatti, sono presenti moltissimi video che racchiudono i punti di vista più gettonati, che hanno spopolato sul social network.