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Serie Avetrana, Disney-Groenlandia, 'Rinviata, faremo valere le nostre ragioni"

di redazione

Serie Avetrana, Apa e Anica, 'sospensione senza precedenti'

Serie Avetrana, Disney-Groenlandia, 'Rinviata, faremo valere le nostre ragioni"

La società risponde così al provvedimento del tribunale di Taranto sulla serie tv - "Groenlandia e Disney confermano che, per ottemperare al provvedimento emesso in assenza di contraddittorio tra le parti dal Tribunale di Taranto, il lancio della serie attualmente intitolata 'Avetrana - Qui non è Hollywood' è rinviato. Le parti non concordano con la decisione del Tribunale e faranno valere le proprie ragioni nelle sedi competenti".

Serie Avetrana, Apa e Anica, 'sospensione senza precedenti'

"Anica e Apa esprimono la più viva sorpresa per la decisione senza precedenti, espressa dal Tribunale di Taranto, di sospensione cautelare della messa in onda della serie 'Avetrana – Qui Non è Hollywood', prodotta da Groenlandia e Disney". Così in una nota congiunta le due società, commentando la decisione del tribunale di Taranto in merito alla serie Disney+ 'Avetrana'. "La serie, appena presentata al Festival del Cinema di Roma, si limita a raccontare fatti di risonanza pubblica oggettivamente legati a un determinato contesto, storico e geografico, come tante volte capitato in passato. Gli autori non prendono posizione riguardo al risultato delle sentenze, né le mettono in dubbio: la serie racconta infatti quanto emerso dagli atti processuali", proseguono Anica e Apa.

"Il blocco preventivo della serie, ancora inedita, appare come una grave lesione di quel principio di libertà di espressione chiaramente tutelato anche a livello costituzionale e che deve essere garantito al racconto audiovisivo italiano. Guardate le nostre serie, giudicatele, ma non chiedetegli di non esistere solo perché raccontano la realtà", dichiara Chiara Sbarigia, Presidente di Apa.

Continua Benedetto Habib, Presidente dell’Unione Produttori di Anica: "Obbligare le opere audiovisive a non fare riferimenti alla cronaca e alla realtà è un pericoloso precedente. I titoli basati su fatti realmente accaduti sono una costante della storia del cinema, indipendentemente dalle opinioni del pubblico o dei protagonisti sui fatti trattati, se si mantiene il rispetto verso le comunità coinvolte: esplorare la realtà aiuta a esercitare il senso critico dello spettatore. La libertà di espressione nel nostro paese è garantita dalla Costituzione, e la comunità dei produttori non vuole svegliarsi in un mondo dove questa libertà non è più agibile".