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Sirti, con Digital Solutions accelera la trasformazione digitale del Paese

La divisione Digital Solutions di Sirti è al servizio della trasformazione digitale con 300 professionisti e oltre 500 certificazioni in cloud, AI, networking

Sirti, con Digital Solutions accelera la trasformazione digitale del Paese e abilita le smart cities

Benedetto Di Salvo, Vice President of Business Unit Digital Solutions, porta in Sirti la propria competenza ed esperienza maturata con grande successo sia nel mercato nazionale che in quelli esteri, in aziende leader multinazionali. L’ingresso di Benedetto Di Salvo risponde alla forte volontà dell’Azienda di accelerare il percorso di diversificazione e di rafforzare il posizionamento di Sirti in ambito ICT & Digital Solutions come System Integrator di eccellenza e leader di progetti innovativi a livello Paese.

 

Sirti, con Digital Solutions accelera la trasformazione digitale del Paese e abilita le smart cities. Le parole di Benedetto Di Salvo, Vice President of Business Unit Digital Solutions

“Da gennaio ho la responsabilità di una delle 4 divisioni di Sirti, la Digital Solutions – spiega Di Salvo - che ha al suo interno 300 professionisti con più di 500 certificazioni individuali nel mondo del cloud, dell'artificial intelligence, del networking. La nostra missione è quella di contribuire concretamente alla trasformazione digitale di vari soggetti, siano grandi aziende della Pubblica amministrazione, ma anche nostri clienti service provider. Abbiamo partnership consolidate con tutti i principali vendor tecnologici, collaboriamo con i principali partner tecnologici. L'ampiezza delle partnership è un nostro punto forza, così come lo è avere nostri laboratori per validare le soluzioni prima di metterle in campo, così da proporre ai nostri clienti soluzioni innovative. Abbiamo collaborazioni con le principali università italiane e siamo un polo d'attrazione per le startup. In questo senso siamo un openlab, mettiamo a disposizione i nostri laboratori alle startup innovative e le teniamo da noi per sperimentare nuove idee. Partecipiamo a diversi tavoli di open innovation e abbiamo la possibilità di essere osservatori, cerchiamo di aiutare le startup a creare soluzioni per i nostri clienti”.

 

Sirti, con Digital Solutions accelera la trasformazione digitale del Paese e abilita le smart cities. La forza sul campo di 3mila tecnici

Ancora Di Salvo sull'asso della manica di Sirti, la forza sul campo: “Un esempio del valore aggiunto che può portare Sirti, una caratteristica molto speciale rispetto ad altri system integrator del mercato, è il fatto che a questi professionisti altamente qualificati che lavorano su soluzioni complesse si abbina una forza implementativa sul campo unica, con più di 3mila tecnici distribuiti su tutto il territorio nazionale, e la possibilità di intervenire in meno di due ore qualsiasi in location, con la disponibilità anche di magazzini logistici.

L'Iot è qualcosa che già ci permette di supportare le nostre forze sul campo per essere più efficienti. Già oggi i nostri tecnici sul territorio sono dotati di soluzioni di realtà aumentata, con la possibilità di trasmettere al centro di controllo dati che permettono di ricostruire l'ambiente circostante in 3d, così da replicare la realtà in modo molto più preciso di Google Earth. Questo permette di supportare le forze in campo per eseguire le operazioni senza errori, così da rendere più efficace la nostra forza su territorio e di essere molto precisi sui sopralluoghi territoriali”.

“Per aiutare i nostri clienti a essere più efficaci nel digitale abbiamo necessariamente una serie di competenze molto ampia, un grande spettro di tecnologia dal cloud al big data, dall'analytics all'analisi di dati massivi fino alle competenze di networking e virtualizzazione reti. Non ultimo, competenze di cybersecurity: il tema della sicurezza è centrale in tutto quel che si va a fare, altrimenti il rischio è di creare aree di vulnerabilità alle reti dei clienti. Per noi è importante supportare i clienti non solo sulla realizzazione delle strutture Ict, ma anche nella messa in sicurezza delle strutture, e saper gestire la sicurezza per loro, anche con l'analisi preventiva delle minacce, così da essere in grado di intervenire in modo rapido. Sirti con Digital Solutions e le sue 300 persone è in grado di dare molte risposte”.

 

Sirti, con Digital Solutions accelera la trasformazione digitale del Paese. Le smart cities

Di Salvo spiega l'approccio di Sirt al tema Smarct Cities: “Quello delle smart cities è un tema molto caldo, se n'è parlato tanto fino a inflazionarlo. La nostra visione è semplice: si tratta di sostenibilità ambientale, economica, sociale, di creare servizi che mettano il cittadino con le sue esigenze al centro dell'attenzione, per un ambiente più sano, vivibile, veloce, per servizi di mobilità più efficienti in sicurezza, condizione necessaria, il tutto abilitato da infrastrutture Ict, che è il nostro core business. Si tratta di abbattere le barriere che rendono meno vivibile il contesto cittadino. In termini concreti tutto ciò richiede sia competenze di system integration che capacità di intervenire sul campo. Con l'Iot si tratta di connettere, far comunicare l'insieme dei sensori che stanno su territorio sulle reti elettriche con un centro di controllo intelligente, dotato di applicativi software. Quindi si tratta di coniugare l'attività sul campo per creare la rete di sensori e costruire un dialogo con il software che dà i comandi ai sensori stessi. L'informatica che entra nella rete e la rete che ha bisogno dell'informatica per essere gestita. Le nostre 3mila persone ci permettono di essere un partner molto credibile per la tematica smart cities. Certo vediamo in Italia una situazione non ancora completamente avviata, nel contesto italiano da una parte abbiamo il progetto banda ultra larga, con la fibra in 7mila comuni italiani, oltre al 5g che nel futuro prossimo venturo sarà abilitatore di Iot, di robotica come nell'automotive la guida autonoma futuro prossimo. Ma d'altra parte le città italiane sono molto indietro rispetto a quelle di America del nord e Cina: entro il 2025 più del 50% delle città intelligenti globali saranno situate in quei continenti. In Italia proliferano una serie di iniziative pilota, ma se poi vediamo quante di queste iniziative ha scalato a livello di tutta la municipalità la percentuale è esigua. Ci siamo fermati a una fase pilota, tante soluzioni tutte verticali che non comunicano tra loro, dal parcheggio intelligente più o meno collegato allo smartphone all'illuminazione. Dov'è l'integrazione e l'intelligenza? Nella nostra visione il piano regolatore delle città intelligenti si chiama smart urban infrastructure, una infrastruttura condivisa che se progettata dall'inizio ci permette di uscire dalla logica limitata che c'è stata fin qui. Abbiamo l'ambizione di aiutare le municipalità a innescare questo tipo di logica, basata su software, algoritmi, big data”.