MediaTech
TIM per l’inclusione digitale: al via il progetto di formazione itinerante
Al via Operazione Risorgimento Digitale: 107 i comuni coinvolti che ospiteranno la “scuola mobile” di TIM per colmare il digital divide
Alla vigilia del cinquantesimo compleanno di Internet, TIM lancia Operazione Risorgimento Digitale, il grande progetto di educazione digitale. Obiettivo: insegnare internet e le nuove tecnologie a 1 milione di persone. Gubitosi:”la tecnologia ci può far fare dei passi da giganti”
L’iniziativa che ha ottenuto il patrocinio della Rappresentanza in Italia della Commissione Europea e aderisce al Manifesto della Repubblica Digitale promosso dal Commissario Straordinario del Governo per l’attuazione dell’Agenda Digitale, è stata presentata oggi a Roma nel corso di un evento in cui sono intervenuti il Ministro dell’Innovazione Paola Pisano, il Ministro per la Pubblica Amministrazione Fabiana Dadone, il Ministro per gli Affari regionali e le Autonomie Francesco Boccia, il Commissario Straordinario per l'attuazione dell'Agenda Digitale Luca Attias e l’Amministratore Delegato di TIM Luigi Gubitosi Ha inoltre partecipato all’evento una delegazione dei Sindaci dei comuni coinvolti nell’iniziativa.
“Siamo particolarmente lieti di annunciare oggi, alla vigilia dell’Internet Day, questo importante progetto con il quale TIM va ad incontrare le persone sul territorio per insegnare a usare Internet e le nuove tecnologie – afferma Luigi Gubitosi - Intendiamo così offrire un grande percorso di inclusione digitale che ha l’obiettivo di estendere, a coloro che fino ad oggi ne sono esclusi, la diffusione delle competenze e delle conoscenze necessarie ad usufruire delle numerose opportunità che la trasformazione digitale in atto offrirà sempre di più nella vita quotidiana di tutti noi".
“L’identikit tipico dell’italiano che non va in rete è nelle città tra i 10 e i 60 mila abitanti, sopra i sessant’anni, con licenza media. Il nostro progetto è di far partire una scuola, analogamente a quella che si definirebbe una scuola di guida, la maggior parte di noi non sa come funzioni un motore ma sa guidare: ecco noi vogliamo insegnare a guidare” ha spiegato l’amministratore delegato.
Il Ministro Pisano: “Creare infrastrutture innovative per diventare campioni a livello globale”.
Il progetto si inserisce in un contesto che vede l’Italia ancora indietro nelle classifiche europee per l’utilizzo dei servizi digitali, nonostante l’elevato livello di infrastrutturazione. Circa 18 milioni di cittadini, il 30 per cento di quelli con più di 6 anni, non hanno usato Internet nell’ultimo anno. Una famiglia su quattro non possiede una connessione a Internet: di tali famiglie il 58% dichiara che non è connesso perché non lo sa usare, mentre il 21% non usa Internet perché non lo reputa uno strumento interessante [fonte Istat, Cittadini, imprese e ICT, 2019]
Paola Pisano, Ministro per l'Innovazione tecnologica e la Digitalizzazione, al margine della conferenza stampa ai giornalisti ha sottolineato: “L’Italia è indietro sul digitale su alcune cose e su altre no: abbiamo una percentuale di servizi di digitalizzazione della PA abbastanza in linea con l’Europa, ma poi siamo indietro nell’utilizzo dei servizi digitali. Abbiamo una buona infrastruttura di banda larga e ultra larga, ma bisogna renderla più forte con la collaborazione anche di soggetti che sono competitor nello stesso settore. Quindi se riusciamo a diventare bravi in Italia nel creare infrastrutture innovative possiamo essere campioni a livello globale”.
Attias ad Affari:”Rivoluzione digitale, nessun escluso”
Luca Attias, commisario straordinario per l’attuazione dell’Agenda digitale, ad Affaritaliani.it ha spiegato: “In Italia abbiamo un problema d’inclusione digitale: circa il 20% della popolazione non va su internet e sono i numeri più bassi di Europa. Con la Presidenza del Consiglio abbiamo sviluppato un progetto di inclusione sociale, che si chiama Repubblica Digitale, che ha l’obiettivo di includere tutti: dalla scuola, all’impresa, ai disoccupati, ai diversamente abili e agli anziani. Il progetto di TIM ne fa parte integrante perché è un tentativo di inclusione su scala nazionale. Nessuno può essere escluso dalla rivoluzione digitale: è una necessità se non vogliamo creare un’ulteriore barriera con una parte della popolazione”.
Operazione Risorgimento Digitale: si parte l'11 novembre da Marsala
TIM darà vita ad un tour itinerante su tutto il territorio nazionale, toccando principalmente comuni con una popolazione compresa tra i 10mila e i 60mila abitanti, dove saranno svolti corsi di formazione digitale della durata di tre settimane. In particolare, una “scuola mobile” sosterà nelle principali piazze dei comuni coinvolti nell’iniziativa, informando e coinvolgendo i cittadini e le imprese locali attraverso specifiche azioni formative. Si parte l’11 novembre da Marsala, comune simbolo del Risorgimento d’Italia, per toccare nelle settimane successive tutte le province della Sicilia e attraversare progressivamente le altre regioni.
In particolare, ogni tappa prevede la presenza di un team di formatori per i corsi in aula e di un team di ‘facilitatori’ dedicati alle attività di sportello digitale in piazza, pronti a spiegare al pubblico come il digitale possa migliorare concretamente la vita quotidiana. Ad esempio come fare una ricerca efficace e come navigare un sito web oppure come sfruttare le potenzialità della rete per risparmiare tempo e accedere a tutti i servizi pubblici ormai fruibili on line. Oppure la gestione della casella di posta, la scelta delle giuste app per scrivere messaggi, telefonare o videochiamare, l’utilizzo dei social network per informarsi e condividere informazioni, l’utilizzo di strumenti di produzione di foto e video nella quotidianità.
In parallelo saranno svolti laboratori didattici e diverse attività formative in aula rivolte a cittadini e dipendenti comunali, sia negli spazi TIM sia in altre location del territorio individuati in sinergia con le amministrazioni e associazioni locali.