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Tlc, Urso: “Scendono ricavi e aumenta traffico. Serve un cambio di passo”
Il governo intende sostenere una rete di telecomunicazioni a copertura nazionale che sia di supporto alla transizione digitale
Telecomunicazioni, il ministro Urso: “Scendono i ricavi e aumenta il traffico”.
In un’audizione alla Commissione Trasporti della Camera, il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso ha sottolineato: “Il settore delle telecomunicazioni registra ricavi in flessione in tutta Europa con un ribasso dei prezzi fino al 30% in Italia, mentre cresce in maniera imponente il traffico”. È sempre più importante, quindi, “il confronto con tutti gli operatori, confermato oggi positivamente dai mercati che nell’ultimo mese hanno premiato il titolo di Telecom Italia con un aumento del 18% e un aumento di capitalizzazione pari circa a 1 miliardi. Per questo motivo il governo intende sostenere la realizzazione di una rete di telecomunicazioni a copertura nazionale che consenta al Paese di realizzare al più presto gli obiettivi che si è prefisso un sistema ad alta competitività internazionale”.
Dall’altro lato, commenta ancora Urso, si registra un “grave ritardo di attuazione del progetto per le aree bianche da parte del concessionario Open Fiber. In quattro anni Open Fiber ha presentato quattro diversi piani di avanzamento, il cui ultimo prevede il completamento in dodici Regioni entro il 2023 e delle rimanenti entro la maetà del 2024. Tutto ciò a causa di una iniziale sottovalutazione del tema dei permessi, di errate politiche industriali nella quantificazione delle offerte e nel relativo avvio dei lavori”.
Tlc, il ministro Urso: “Dobbiamo recuperare i divari nella transizione digitale"
E il ministro chiosa: ”Il lavoro a distanza è stato fatto in poche settimane per necessità sotto la spinta della pandemia di Covid-19; alcuni interventi sono stati fatti sotto la spinta dell’urgenza e dobbiamo metterli più a sistema. È stato un salto della storia e ora dobbiamo recuperare i nostri divari”. “In Italia ci sono cinque operatori nel settore delle telecomunicazioni rispetto ai tre degli Stati Uniti. Questo evidenzia un cambio di passo nella politica industriale delle telecomunicazioni in Europa e quindi in Italia per consentire uno sviluppo significativo del sistema a supporto della transizione digitale”.