Alzheimer, dal metabolismo derivati tossici per i neuroni
L'Alzheimer e l'influenza delle reazioni chimiche attivate dal metabolismo
di Paola Serristori
Le funzioni cognitive dipendono da numerosi fattori. Ad AAIC 2016 un'intera sessione è stata dedicata all'influenza delle reazioni chimiche attivate dal metabolismo. I metaboliti derivati, tra cui sottofrazioni di colesterolo HDL o LDL indipendenti dai loro valori registrati nel sangue, hanno un nesso con migliori o peggiori funzioni cognitive.
Si è appreso che la funzione cognitiva è minacciata da disfunzioni cardiovascolari, alterazione dei lipidi circolanti nel sangue, ipertensione nella mezza età, obesità e problemi della trasformazione del glucosio. Adesso gli scienziati si stanno interessando ai singoli metaboliti che influenzano la funzione cognitiva. Rotterdam Study ed Erasmus Rucphen Study (ERF) hanno coinvolto rispettivamente 2429 e 2650 partecipanti. Sulla base di test cognitivi è stato calcolato il G-factor, marcatore di abilità cognitiva globale. Sono stati trovati 19 metaboliti del sangue associati con la funzione cognitiva generale: sub-frazioni di HDL, la sfingomielina e l'acido docosaesaenoico (DHA) sono associati a migliori abilità. Ornitina, glutammina, sottofrazioni di LDL e glicoproteina acetilata a peggiori valori dell'abilità cognitiva generale. Le associazioni risultavano indipendenti dai lipidi normalmente misurati, come LDL e HDL-colesterolo, oppure glucosio. Gli effetti di questi metaboliti appaiono più forti di quelli comunemente quantificati. Inoltre una parte dei metaboliti esaminati (glicoproteina acetilata e LDL) è più significativamente associata alla mortalità.