Medicina

Alzheimer, le donne si ammalano il doppio rispetto agli uomini

di Daniele Rosa

150 milioni di persone verranno colpite da questa malattia neurovegetativa entro il 2050

Alzheimer, cambiamenti ormonali dell'invecchiamento femminile sono relazionati con il rischio di A

Da tempo i cambiamenti ormonali tipici dell'invecchiamento femminile sono all’attenzione della ricerca. In particolare gli estrogeni prodotti principalmente dalle ovaie, ma anche dalle ghiandole surrenali, dal tessuto adiposo e dal cervello. Gli estrogeni in particolare oltre ad avere un ruolo nella riproduzione interessano anche le funzioni cognitive, quelle della neuroprotezione. Sono molecole che regolano il metabolismo, la risposta immunitaria, la neurogenesi e la plasticità sinaptica, fondamentali per l'invecchiamento del cervello. In più hanno una funzione antiossidante.

La perdita di estrogeni che accompagna la menopausa sembra avere relazione con la nascita della patologia. Oltre a questo l’asportazione delle ovaie sotto i 50 anni aumenta il rischio di deterioramento cognitivo e di Alzheimer. per questo la ricerca sta valutando se sia utile una terapia ormonale sostitutiva con farmaci  “neuroprotettivi”. Anche i microorganismi che risiedono nel corpo (microbioti) si è scoperto essere in stretta relazione con gli ormoni e la salute del cervello. Pertanto, le terapie probiotiche potrebbero avere anche effetti benefici indiretti sul cervello delle donne in menopausa.