Medicina

Aspirina riduce il rischio di mortalità da cancro. ASPRINA VS CANCRO

Cancro: aspirina fa diminuire il rischio di cancro. ASPIRINA VS TUMORE

Aspirina riduce il rischio di mortalità da cancro. ASPRINA VS CANCRO


Aspirina anti cancro il suo uso di lungo termine porterebbe ad una generale diminuzione dei rischi di morte per qualsiasi causa ed una forte riduzione dei decessi dovuti ai tumori.


Aspirina e cura del cancro. Ecco perchè l'aspirina allontana il tumore
 

Aspirina contro cancro, ecco perché. Un uso quotidiano a lungo termine ed a piccole dosi dell’aspirina riduce il rischio di morte dovuta ai tumori, oltre che ad altre svariate cause.

È questo quello che rivela l’indagine condotta da Yin Cao del Massachussetts general hospital di Boston e presentato in occasione del meeting annuale dell’American association for cancer research (Aacr), che si è svolto a Washington a inizio aprile.

 

L’uso quotidiano a basse dosi dell’aspirina riduce il rischio mortalità di diversi tumori: lo studio

 

Analizzati più di 130.000 individui per 32 anni, il risultato della ricerca rivela che: in generale la mortalità è più bassa in chi ha fatto uso costante di aspirina negli ultimi 6 anni (7% per le donne, 11% per gli uomini); il dato è confermato anche per quanto riguarda il tasso di mortalità relativo ai tumori che risulta notevolmente diminuito in chi ha fatto uso costante di aspirina ( 7% pe le donne, 15% per gli uomini)

I benefici dell'acido acetilsalicilico sono stati osservati a dosi precise di aspirina assunte: ossia sia tra le persone che prendevano due pillole a settimana che tra quelle che ne prendevano sette.

Spiega Yin Cao:

“Sono molte ormai le prove che suggeriscono come l’aspirina non solo diminuisca il rischio di sviluppare il cancro, ma possa anche giocare un ruolo significativo nel ridurre le morti per cancro”

Yin Cao precisa ancora:

 “L'effetto positivo emerso dall'uso di aspirina in termini di mortalità è inversamente proporzionale all'effetto negativo di un aumento dei rischi di cancro e di morte associati all'obesità”