Medicina

Coronavirus, Gismondo: "Possibile trasmissione anche attraverso le feci"

A inizio marzo i medici cinesi avevano già inserito feci e urine come ulteriore modalità di trasmissione del contagio

"Mi vengono i brividi a dire che forse il contagio del nuovo Coronavirus non avviene solo con le goccioline che si emettono parlando. Un lavoro recentemente pubblicato, infatti, dimostra presenza del virus nelle feci dei soggetti positivi". Lo scrive Maria Rita Gismondo, direttore microbiologia clinica e virologia del Sacco di Milano, su Il Fatto Quotidiano. "Bisognerà dimostrare che sia sufficiente per produrre un'infezione, ma i risultati preliminari giustificano un'attenzione anche nei confronti di questo possibile mezzo di contagio". 

La possible trasmissione attraverso le feci, d'altronde, era già stata sottolineata dai medici cinesi. Nel piano di diagnosi e cura del virus pubblicato in Cina a inizio marzo, la commissione sanitaria nazionale cinese ha aggiunto il contatto con le feci e le urine contaminate come ulteriore modalità di trasmissione del contagio che, secondo i medici cinesi, può avvenire anche con la trasmissione aerosol di piccole particelle di feci contaminate e la conseguente inalazione da parte dell'uomo.

Nello stesso intervento su Il Fatto, la Gismondo si fa un'altra domanda: "Il virus lombardo è mutato? CI sono troppi morti in Lombardia, più che nell'intera Cina. Un motivo ci sarà".