Medicina

Coronavirus , sul vaccino Cuba batte Italia uno a zero

di Daniele Rosa

In una situazione di forti contagi l’isola approva Abala, primo vaccino latinoamericano

Vaccino contro il Coronavirus: Cuba batte Italia uno a zero.

Che il paese di Fidel Castro e dei “barbudos” fosse economicamente debole non è certo una novità, come pure non è una sorpresa che l’isola caraibica fosse piuttosto avanti dal punto di vista medico.

Molti farmaci, introvabili nel vecchio Continente, sono ritenuti soddisfacenti contro malattie importanti. Questa capacità di ricerca scientifica si è vista anche nel caso della pandemia e nello studio dei vaccini. Impietoso è il confronto con la ricca Italia, patria di fior di scienziati e di una burocrazia che non ha eguali al mondo e che non è riuscita, solo per cause burocratiche, a non portare avanti un suo vaccino. Orbene la partita virtuale sul vaccino è stata vinta in maniera secca da Cuba contro la bella Italia per uno a zero.

Infatti pochi giorni fa l’Agenzia regolatoria cubana (CECMED), mentre il paese è ancora nel mezzo della pandemia, ha dato il via libera ad Abdala, il suo vaccino contro il Covid-19 per l’uso di emergenza.

Il preparato, diventato così il primo vaccino latino americano, ha mostrato un'efficacia superiore al 92% con tre dosi.

Adesso Cuba potrà richiedere la prequalifica dell'OMS e la convalida internazionale di Abdala. La procedura, di mesi, richiede revisioni rigorose, verifiche scientifiche e scambi.

Attualmente il paese di Fidel è nel pieno di un focolaio, con migliaia di casi giornalieri e decine di morti, un trend in crescita che ieri ha battuto ogni record, con 6.422 contagiati e 28 morti, quasi il doppio rispetto al giorno precedente.

Secondo il CECMED Abdala “soddisfa i requisiti e i parametri richiesti in termini di qualità, sicurezza ed efficacia.E’ stato svolto un rigoroso processo di valutazione del fascicolo presentato su Adbala, comprese le ispezioni degli impianti di produzione del farmaco e l'analisi dei dati delle sperimentazioni cliniche delle fasi I, II e III a cui è stato sottoposto il vaccino”.

Per l'autorità regolatoria, gli studi clinici hanno mostrato un'efficacia del 92,28% "nella prevenzione delle forme sintomatiche di Covid-19”.

Cuba sta attualmente lavorando a diversi altri vaccini candidati contro il Covid-19: Soberana 01, Soberana 02 e Soberana Plus, sviluppati dal Finlay Vaccine Institute (IFV); oltre ad Abdala e Mambisa (quest'ultimo ha la particolarità di essere somministrato tramite spray nasale), creato dal CIGB.

Tutti i prototipi cubani sono vaccini a subunità proteica, e si basano sull'inoculazione di una proteina dal picco di Coronavirus (la parte che si lega alle cellule che infetta), per produrre una risposta immunitaria.

Se l'OMS approverà Abala, il vaccino potrebbe entrare a far parte di quelli distribuiti dal meccanismo COVAX o dal Fondo di rotazione PAHO per i paesi meno sviluppati e più bisognosi di cure.

Pur con questo successo Cuba sta vivendo una situazione drammatica. Per mesi è riuscita a contenere la diffusione del virus, mantenendo bassi i contagi, ma negli ultimi mesi i numeri si sono moltiplicati in maniera esponenziale.

Prima i casi giornalieri sono stati centinaia, e negli ultimi giorni sono già migliaia (giovedì 6.442, mercoledì più di 3.800). Ciò ha causato il crollo dei servizi medici in province come Matanzas, con un tasso di incidenza di oltre 1.000 casi ogni 100.000 abitanti negli ultimi 15 giorni.

Il tutto in una situazione economica che dire drammatica è dir poco. File di ore per acquistare beni di prima necessità e carenza di medicinali basici, come antibiotici o antidolorifici. Ma l’isola, come sempre, non si dà per vinta.