Medicina
Covid-19, le donne in gravidanza gruppo a rischio ma trasmissione è rara
Le future mamme sono a rischio di ospedalizzazione e gravi complicazioni ma…Lo studio su Nature.
Il Coronavirus ha purtroppo sorpreso tutto il mondo scientifico a livello mondiale. Non si trovava il modo di curare molti pazienti che arrivavano in condizioni non sempre critiche e le vittime sono così aumentate a dismisura. Fortunatamente ora, a parte i vaccini, si conoscono del Covid-19 molti più segreti e ci si muove di conseguenza.
Una delle domande iniziali di grande preoccupazione proveniva dalle donne incinta: quali erano i rischi per loro e il loro bambino.
All’inizio la maggior parte dei medici rispondeva che le donne in gravidanza non erano considerate un gruppo a rischio nella consapevolezza che tale dichiarazioni non erano supportate da forti studi. Certo vi era una sostanziale assenza di prove a riguardo di rischi ma questo non voleva ancora dire la sicurezza piena.
Adesso però un’analisi ponderata di Nidhi Subbaraman per la prestigiosa rivista Nature puo’ aiutare a chiarire molti dubbi e mette in guardia dai rischi di contagio.
Le osservazioni negli ultimi mesi indicano che le donne in gravidanza con COVID-19 sono a maggior rischio di ospedalizzazione e gravi complicazioni. Ciò significa che sono un gruppo a rischio, contrariamente a quanto si diceva un anno fa agli inizi della pandemia. Ovviamente l’unica colpa dei sanitari e del mondo scientifico, se colpa si tratta, è di essere stati presi alla sprovvista da un virus nuovo e subdolo.
Sono tre principalmente le domande a cui risponde lo studio.
Il primo risultato, molto incoraggiante, è che, dopo aver analizzato molti campioni di placenta, il cordone ombelicale e il sangue di madri e bambini infetti, sembra chiaro che la trasmissione del Coronavirus dalla madre al feto si verifica solo molto raramente.
Questo dato dice alle mamme che non dovrebbero essere preoccupate di trasmettere il virus al loro bambino.
Il secondo problema riguarda invece i trattamenti, più o meno aggressivi, adottati contro il Covid-19. Trattamenti che possono o meno essere usati su una donna gravida. Questo però è un falso problema in quanto non esiste al mondo un medico che possa ignorare la delicatezza di una paziente di questo tipo.
Un terzo punto, altrettanto importante, si riferisce alla sicurezza e all'efficacia della vaccinazione delle donne in gravidanza. Qui mancano i dati e mancano a causa di un errore nella programmazione degli studi clinici. Le donne incinte avrebbero dovuto essere incluse in questi studi, anche se, si deve comprendere che ciò avrebbe comportato un rischio difficile da gestire.
Ma, al di là delle sperimentazioni cliniche, la grande esperienza medica ottenuta in questi mesi sul campo della pandemia puo’ aiutare e consiglia a tutte le prossime mamme, anche se potrebbero essere esposte a complicazioni se contagiate, di farsi consigliare dal loro medico prima di vaccinarsi. I potenziali effetti collaterali del vaccino sono nulla rispetto al rischio di contrarre effettivamente il virus.
I veri consigli che emergono dallo studio sono in conclusione: calma, pazienza, attenzione e soprattutto vaccinazione.
E sono i medesimi consigli che possono essere dati alla popolazione generale.
Nessun specialista ha raccomandato di rimandare la gravidanza anche se questa condizione nella fase pandemica può avere potenziali rischi. Fare figli solo quando il mondo sarà "veramente" sicuro, significa la probabile estinzione della razza umana.