Medicina

Farmaceutico: Invitalia e BSP Pharmaceuticals investono 141 milioni a Latina

Approvato il Contratto di Sviluppo per un nuovo stabilimento e un progetto di ricerca e sviluppo. Previsti 400 nuovi posti di lavor

Invitalia ha approvato il Contratto di Sviluppo con BSP Pharmaceuticals S.p.A., grande impresa con sede a Latina che opera nel settore farmaceutico, in particolare nella produzione di specialità antitumorali, fondata nel 2006 con l’obiettivo di realizzare un progetto di riconversione di un sito industriale dismesso ricollocando i lavoratori in mobilità.

Il progetto di investimento prevede l’ampliamento dell’attuale unità produttiva attraverso la costruzione di un nuovo stabilimento per la produzione di anti-tumorali di prima linea e biofarmaci oncologici ad azione immunoterapica di seconda e terza linea.

E’ previsto inoltre un progetto di ricerca industriale e di sviluppo sperimentale finalizzato alla produzione di due famiglie di biofarmaci innovativi per le cure terapeutiche oncologiche. L’iniziativa è stata concepita per innovare prodotti e processi volti alla trasformazione tecnologica e digitale dell’impresa secondo il modello “industria 4.0”.

L’investimento complessivo è di 141 milioni di euro, mentre le agevolazioni concesse sono pari a 19,9 milioni di euro concessi da Invitalia (a valere su fondi Mise) e 3,4 milioni di euro dalla Regione Lazio.

L’intero progetto prevede la creazione di 400 nuovi posti di lavoro (dalle attuali 389 unità lavorative si passerà a 789 nel breve-medio periodo).

“Questo investimento è particolarmente significativo perché amplia e rafforza la presenza in Italia di una multinazionale che fa ricerca e sviluppo con importanti ricadute economiche e occupazionali sul territorio” - ha commentato l’Amministratore delegato di Invitalia, Domenico Arcuri - Molto rilevante la convergenza tra il Governo, la Regione Lazio e Invitalia nel favorire e rafforzare nuove traiettorie di sviluppo nel territorio. Auspichiamo che questa convergenza possa ripetersi ancora, anche in altre aree del Paese”.

“Il Contratto di Sviluppo – prosegue Arcuri – si conferma lo strumento più importante per sostenere l'offerta produttiva delle medio-grandi imprese, sia multinazionali sia italiane perché garantisce riduzione dei tempi e semplificazioni burocratiche. I risultati sono estremamente positivi: abbiamo finanziato 147 domande, di cui 111 al Sud, 35 al Centro-Nord, 1 in multiarea, che hanno attivato 5 miliardi e 230 milioni di euro di investimenti, con 2 miliardi e 397 milioni di euro di agevolazioni concesse e con la creazione e la salvaguardia di oltre 79mila occupati. Circa il 40% degli investimenti relativi al Contratto di Sviluppo è stato attivato da imprese straniere. Il dato dimostra che si può investire in Italia e che anche le grandi multinazionali lo fanno se opportunamente stimolate e agevolate.”