Meningite, allarme in Italia. Vaccino unica difesa. Ecco chi rischia di più
Meningite, per il ministro Lorenzin "l'unica difesa è il vaccino"
Meningite, è allarme. Secondo il ministro Lorenzin "l'unica difesa è il vaccino".
Saliva, starnuti, baci, scambio di posate, condivisione di alimenti: si trasmette cosi' la Meningite batterica, malattia non frequente ma molto aggressiva, al punto che una persona su dieci, tra chi si ammala, muore, e tre riportano conseguenze permanenti. Evitarla e' possibile grazie ai vaccini e gli antibiotici servono per i casi di emergenza. I BATTERI che provocano la Meningite sono il meningococco, il pneumococco e l'emofilo. Albergano nelle alte vie respiratorie (naso e gola), spesso di portatori sani e asintomatici. La presenza non e' in se' indice di malattia e la trasmissione avviene da persona a persona attraverso secrezioni respiratorie, ma questi batteri fuori dell'organismo sopravvivono solo per pochi minuti. I SINTOMI sono inizialmente difficili da riconoscere e per questo spesso la diagnosi arriva tardi. Nelle prime 10 ore compare febbre e stato simil influenzale. Successivamente il mal di testa diventa forte, compare rigidita' muscolare e la febbre diventa alta. Dopo circa 20 ore si presentano sintomi gravi come perdita di conoscenza, convulsioni, macchie sul corpo. Le ETA' PIU' A RISCHIO di contrarre l'infiammazione del membrana che riveste cervello e midollo (meninge), sono bimbi piccoli e giovani under 25, per via delle maggiori situazioni di socializzazione che favoriscono il contagio. La PROGNOSI in genere e' complicata, soprattutto tra i neonati. Nel 10% dei casi la malattia e' rapida e acuta, e porta al decesso in poche ore. Solo il 50-60% guarisce completamente, mentre il 30% sopravvive riportando conseguenze gravi, come protesi acustiche o degli arti, cicatrici invalidanti, problemi alla vista. L'INCUBAZIONE E PROFILASSI CON GLI ANTIBIOTICI Dura 10 giorni, nell'ambito di questo periodo si puo' fare la profilassi, ovvero una terapia antibiotica specifica: piu' e' precoce, maggiori le probabilita' che la malattia guarisca. La contagiosita' e' comunque bassa, e i casi secondari sono rari anche se possono dare origine a focolai epidemici. Evitare la malattia e' possibile grazie ai VACCINI, disponibili per adulti, anziani e bambini. Ci si puo' vaccinare contro Meningite da Haemophilus influenzae di tipo B, per le forme causate dallo pneumococco e dai ceppi A, B, C, Y, W 135 del meningococco. Tra questi ceppi quello piu' diffuso e' il B ma quello che ha fatto piu' parlare e' lo C, che nel 2016 in Toscana ha fatto registrare 24 casi, tra cui 4 deceduti. "Tutti con eta' superiore ai 10 anni perche' in Toscana il vaccino e' stato introdotto tra quelli obbligatori dal 2005 per tutti i nuovi nati", commenta Alberto Villani, responsabile Malattie Infettive del Bambino Gesu' di Roma.