Medicina

Meningite, non solo meningococco: ecco le altre cause della meningite. Allarme

La meningite e il batterio meningococco, ma non solo. Tutte le possibili cause della meningite

LA SCHEDA 1/ Meningite: non solo meningococco, ecco altre cause

Il meningococco non e' l'unico responsabile dei casi di meningite, anche se e' tra i piu' temuti. Le principali cause di questa infiammazione delle meningi, ovvero delle membrane che rivestono il cervello ed il midollo spinale, sono le infezioni virali, batteriche e fungine. La meningite puo' anche essere provocata da particolari farmaci o malattie. In generale, la meningite batterica non e' molto comune. E nella maggior parte dei casi e' molto grave e puo' mettere in pericolo la vita del paziente se non viene curata immediatamente.

 

LA SCHEDA 2/ Meningite: ecco tutte le varianti del meningococco 
 

Oggi, i principali batteri che possono causarla sono tre. Il primo e' Neisseria meningitidis (o meningococco): si tratta dell'agente batterico responsabile della forma di meningite piu' temuta. Esistono numerosi sottotipi di meningococco, ma solo alcuni sono pericolosi per le conseguenze che possono comportare. In particolare, i sottotipi che possono produrre un'infiammazione a livello delle meningi, con esiti anche letali, sono: il meningococco A, il meningococco B, il meningococco C, il meningococco W135 e il meningococco Y. L'altro principale batterio responsabile della meningite e' lo Streptococcus pneumoniae (o pneumococco). In genere, questo agente batterico causa infezioni a livello delle prime vie respiratorie, otiti e polmoniti. Puo' provocare meningite nei bambini e nei soggetti immunodepressi. Infine, c'e' il batterio Haemophilus influenzae di tipo B, che provoca generalmente otite, sinusite, polmonite e bronchite. Puo' determinare la comparsa di meningite solo in presenza di determinate condizioni immunitarie.


LA SCHEDA 3/ Meningite: non solo meningococco. Quali sono le altre cause


 


La meningite virale, anche nota come meningite asettica, e' invece molto meno rara e grave. Spesso non viene neanche diagnosticata perche' i suoi sintomi possono essere simili a quelli di una normale influenza. I virus che possono causare meningite includono: herpes simplex virus, herpes genitale ed herpes labiale, Enterovirus-virus di influenza dello stomaco, virus della parotite, Echovirus Coxsackie virus, herpes zoster virus, virus del morbillo, arbovirus virus dell'influenza HIV, virus del Nilo occidentale. Altre cause possono essere i funghi. La meningite criptococcica, ad esempio, e' una forma fungina comune della malattia che colpisce le persone con deficit immunitari, come l'AIDS. Infine, la meningite puo' anche derivare da cause non infettive, come le reazioni chimiche, le allergie ai farmaci, alcuni tipi di cancro o di malattie infiammatorie come la sarcoidosi. .

 

Meningite: solo 76% bimbi vaccinati, obiettivo 95%

 

Un bambino su 4, il 24% del totale, in Italia non e' vaccinato contro il meningococco C, principale causa della meningite pediatrica nel nostro paese. Il dato, riferito al 2015, fotografa una situazione drammatica: e' di oggi il decesso di un bambino di 22 mesi non vaccinato a Firenze. La cifra del 76% di vaccinati entro i 24 mesi di eta' non deve trarre in inganno: l'obiettivo fissato dal Piano nazionale di prevenzione vaccinale fissa una soglia ottimale di copertura pari o superiore al 95%. E' quella la cifra, secondo l'Oms, in grado di garantire un freno decisivo a eventuali epidemie, garantendo quell'"immunita' di gregge" che autmaticamente rende sicuri anche i pochi non vaccinati. Un target che al momento e' pura utopia. Eppure il nuovo vaccino "coniugato" contro il meningococco C, prodotto alla fine degli anni '90, ha dimostrato un'efficacia pari al 100%. Con effetti collaterali scarsi: prevalentemente gonfiore e rossore nel punto dell'iniezione, salvo rarissimi casi di shock anafilattico. La buona notizia e' che nel 2015 la copertura vaccinale contro la meningite e' aumentata del 3,6%, a fronte di altri vaccini in forte calo (dalla polio al tetano, dall'epatite B alla pertosse), ma partiva da dati decisamente piu' bassi. Per giunta le differenze regionali sono enormi: se in Toscana, teatro di quest'ultimo preoccupante focolaio, si raggiunge una copertura del 90,85%, il dato piu' alto in Italia, in Sicilia la copertura crolla al 60,48%, e in Campania addirittura al 50,04. Molto bassi anche Lazio (68,16%), Calabria (67,90), e provincia di Bolzano (63,12). Mentre sopra la media si collocano Piemonte (86,35), Valle d'Aosta (83,12), Lombardia (85,77) e Friuli (84,06). Al sud spicca, tra dati bassi, quello positivo della Basilicata (85,83%). Il vaccino non e' obbligatorio, ma raccomandato, ed e' inserito nei Livelli Essenziali di Assistenza: in una parola, e' gratis. (AGI) Pgi