Medicina

Miopia, nel 2050 metà dell’umanità potrebbe soffrire della patologia

di Daniele Rosa

Schermi di cellulare, tablet e pc aumentano dell’80% il rischio di diventare miopi

Miopia, una delle grandi pandemie del 21esimo secolo

 

La miopia è una delle grandi pandemie del 21esimo secolo. Pochi se ne rendono conto ma diversi studi indicano che guardare lo schermo di un cellulare o di un tablet per molte ore aumenterebbe il rischio di sviluppare la patologia del 30%, soprattutto nei giovanissimi e giovani tra i tre mesi e i trentatre anni. Impressionante invece è se, oltre a questi due devices, si aggiunge il computer , la percentuale di rischio schizza all’80%. Da sempre i bambini con gli occhiali ci sono stati, a volte diventando oggetto di scherno per i compagni (il quattrocchi c’era sempre in ogni classe) ma sembra che al giorno d’oggi siano aumentati e di molto. Perchè nel passato la miopia era meno presente? Quali le cause più comuni? Uno studio risalente al 1928, pubblicato da “Public Health Bulletin” aveva dimostrato che solo il 3,8% dei bambini americani tra i 6 e i 14 anni era miope. Mentre il 21,6% era ipermetrope. Negli anni 70 invece, dopo circa 50 anni, i miopi tra 12 e 17 anni erano cresciuti al 25% . All’ inizio del nostro secolo quasi al 34%.

Miopia, nel 2050 metà della popolazione mondiale sarà miope

Per non parlare della realtà nei paesi asiatici. La crescita di miopi è molto più significativa. In molti paesi le percentuali di miopi tra piccolissimi ed adolescenti superano l'80%. Secondo diversi studi, con questo trend, nel 2050 metà della popolazione mondiale sarà miope. Miopia ed ereditarietà sono abbastanza correlate. Infatti è molto più facile soffrirne se i nostri genitori ne soffrivano o ne soffrono. Quello che è cambiato dal passato ad oggi sono le  abitudini e soprattutto la distanza alla quale focalizziamo i nostri occhi durante la giornata. Nonni e bisnonni  passavano molto tempo a guardare da lontano. Poche possibilità di dedicarsi allo studio, ore di svago passate all’aperto. La generazione cosiddetta dei “boomer”, quella che adesso ha tra i 60 e 80 anni, ha passato molto tempo a studiare ma anche all’aperto a giocare e fare sport. Cellulare e computer non erano ancora diventati protagonista della vita.

Miopia, troppo tempo a studiare e giocare davanti ai devices

Adesso studio, gioco ed intrattenimento si sviluppano moltissimo sui devices che legano ai social. Una specie di droga alla quale i ragazzi sono sempre più dipendenti. Sempre di più l’uomo passa la vita scoprendola “da vicino”. I danni della miopia, se progredisce, sono gravi soprattutto da adulti. Distacco della retina, maculopatie miopiche, disturbi del nervo ottico o  glaucoma e, nei casi più gravi, cecità. Quali gli attuali mezzi per difenderci? Attualmente esistono farmaci come l'atropina, somministrati in gocce; lenti a contatto per uso notturno (ortocheratologia) o diurno ( lenti periferiche sfocate), e pure occhiali con lenti oftalmiche. Con questi interventi si riduce l’aumento della  miopia tra il 35% e il 60%. In ogni caso, controlli con oftalmologi e ottici-optometristi sono fondamentali durante l'infanzia per poter curare la miopia correttamente e il prima possibile. La miopia sembra essere qualcosa di inarrestabile. Fortunatamente si puo’ contenere ma è decisivo farlo fin dall’infanzia.