Medicina

Osteoporosi, il killer silenzioso: ecco come difendersi a qualsiasi età

di Daniele Rosa

Il killer invisibile che lentamente e silenziosamente riduce la massa ossea

Osteoporosi, duecento milioni di persone soffrono nel mondo della patologia

“Duecento milioni di persone nel mondo colpite da osteoporosi”, una delle principali epidemie del XXI secolo, secondo l'International Osteoporosis Foundation. Un killer invisibile che lentamente e silenziosamente riduce la massa ossea rovinando la microarchitettura del tessuto osseo. Questo incrementa la debolezza, la fragilità con rischi esponenziali di fratture.

Gli ultimi dati dell’American Society for Endocrinology, confermano che una donna su due soffrirà di osteoporosi dopo la menopausa e, molto probabilmente, la maggior parte subirà una frattura con dolore, peggioramento della qualità della vita e rischi di mortalità. La densità dell’osso cresce nell’infanzia e nella giovinezza fino ai 30 anni circa e si rafforza con l’allenamento. Ma come difendersi da questa silenziosa ma invalidante patologia. Un’arma sopra tutte: l'esercizio fisico, in grado di sviluppare effetti positivi sulla massa ossea e sul rischio di fratture nell'anziano attraverso la prevenzione delle cadute.

Osteoporosi, i test da fare prima dell'eserizio 

Prima però di esercitarsi, soprattutto per le persone poco avvezze allo sport, è utile fare qualche test per sapere lo stato di salute delle ossa. In questo caso il test della densità minerale ossea (BMD). Inoltre l’assorbimetria a raggi X a doppia energia (DEXA o densitometria), è comunemente utilizzata per la diagnosi. L’esame misura quanto minerale è presente in aree a rischio come il collo del femore o la colonna lombare. I risultati di una densitometria vengono confrontati con le ossa di un giovane adulto in buona salute, con riferimento 0 nella scala di valori o T score. Ma quali sono in questa scala di valori i valori con più o meno rischio?