Scoperto “Gene dei gufi”. Andare a letto tardi?Colpa di una mutazione genetica
Andare a letto tardi potrebbe dipendere da una mutazione genetica presente nel Dna. Fare fatica ad addormentarsi forse è ereditario
Scoperto il 'gene dei gufi' di chi va sempre a letto tardi
Andare a letto tardi facendo fatica ad alzarsi la mattina potrebbe dipendere da una mutazione di un gene: il gene dei gufi.
Uno studio realizzato dai ricercatori della Rockefeller University rivela che l’abitudine di andare a dormire tardi, riconosciuta come patologia e definita dagli americani 'Disturbo della fase del sonno ritardato', potrebbe dipendere da un difetto genetico a carico del gene 'CRY1'.
Scoperto il 'gene dei gufi' di chi va sempre a letto tardi: lo studio
Alla scoperta del gene dei gufi si è arrivati a seguito di un esperimento che ha visto coinvolti un gruppo di volontari rimasti chiusi in appartamenti-laboratori completamente isolati, non avendo così consapevolezza dell’alternarsi del giorno e della notte e rispondendo perciò esclusivamente a bisogni naturali ognuno secondo i propri ritmi. Quasi tutti i volontari hanno manifestato un ciclo sonno-veglia regolari come un ciclo pasti normale eccetto un volontario al quale era stato precedentemente diagnosticato il disturbo di fase del sonno ritardato, che tendeva ad addormentarsi e svegliarsi tardi.
I ricercatori hanno così analizzato il Dna del volontario che presentava tale “anomalia” scoprendo una mutazione del gene 'CRY1', già noto per la sua influenza sui ritmi sonno/veglia (circadiani) dell'organismo.
Scoperto il 'gene dei gufi' di chi va sempre a letto tardi: una mutazione genetica molto diffusa
Individuata la mutazione genetica, detta dunque ‘gene dei gufi’, gli esperti hanno verificato che questa è presente in una persona su 75.
Scoperto il 'gene dei gufi' di chi va sempre a letto tardi: gli studi futuri
Lo studio è particolarmente interessante perché i disturbi del sonno - che vanno da insonnia a narcolessia - possono predisporre le persone a malattie croniche tra cui il diabete, l'obesità e la depressione. Capirne l’origine è dunque molto importante per risolvere la problematica e quelle ad essa correlate.
Le prossime ricerche infatti verteranno sul capire cosa comporta avere 'CRY1' difettoso, risposta che potrebbe portare a nuove indicazioni terapeutiche per coloro non riescono a dormire a sufficienza.