Salute, l'assordante silenzio sui benefici del Selenio
Forse per motivi ed interessi di multinazionali farmaceutiche non si parla mai dei benefici del Selenio
Da anni si urla chiaro e forte che la vitamina D ed il Magnesio sono fratelli e figli di Mamma Salute, ma non è altrettanto pubblicizzato - forse per motivi ed interessi di multinazionali farmaceutiche - il beneficio del Selenio.
Il Selenio è oligoelemento naturale che presiede a moltissimi processi vitali.
Con una corretta alimentazione si potrà assumere il selenio necessario e dato che carne non è consigliabile più di tanto secondo i più insigni nutrizionisti internazionali, è consigliabile secondo gli Stessi introdurre nella dieta quotidiana noci brasiliane, ricchissime di Selenio (una o due al mattino), semi oleosi specie quelli di girasole, fagioli, lenticchie, frutta, verdura.
Ciò per quanto riguarda una corretta prevenzione tiroidea.
Se invece - sempre sostenuto da luminari internazionali, si soffre di tiroidite di Hashimoto e di altre patologie tiroidee, il Selenio dovrà essere asssunto come integrazione di dosaggio opportuno infatti, la tiroiide è l' organo con il più alto contenuto di Selenio per grammo di tessuto, dunque una ragione ci deve pur essere!
Il sistema gioca un ruolo fondamentale nella conversione di T4 in T3 perchè favorisce la sintesi dell' enzima 5'deodinase che produce T3.
In carenza di Seleni, quindi si può verificare un eccesso di T4 senza una produzione congrua di T3 ed una elevazione del TSH.
Illustrissimi scienziati e ricercatori, ricordano che è il t3 l' ormone attivo che ci è indispensabile.
In tutti i pazienti ipotiroidei, viene integrato sempre il Selenio ed anzi viene sempre somministrata levotiroxina sodica innalzando il T4, ma non considerando che occorre una sintesi dell' ormone attivo T3.
Pare che sia un gravissimo errore.
E' meglio assumere la Tiroide Ibsa che contiene sia T4 che T3 che il solo T4 ovviamente da autorevole specialista medico.
Il Selenio poi, può ridurre gli anticorpi antitiroidei specie gli anti TPO che sono quelli tramite i quali si fa diagnosi di Tiroide di Hashimoto e sono anche i più dannosi; inoltre il Selenio riduce l' infiammazione del parenchima tiroideo.
Si ricorda che gli aticorpi antitiroidei provengono anche dall' intestino se la sottomucosa è infiammata dal glutine, dal lattosio, dalle caseine etc.
Dunque dalla dieta bisogna sempre togliere il glutine.
Il Selenio è ancora fondamentale nella sintesi di glutatione perossidasi che protegge le cellule dallo stress ossidativo ed interviene nei processi immunitari e nella spermatogenesi.
Da ultimo importantissima è l'associazione tra Selenio e Vitamina D portentoso ormone di riequilibrio tiroideo.
Ellera Ferrante di Ruffana(ediruffana@alice.it)