Milano

25 Aprile, la Rete Studenti contesta Valditara a Milano. VIDEO

a cura della redazione

Contestazione dei confronti del ministro Valditara a Milano: "Non ha reso omaggio ai partigiani morti per la libertà"

25 Aprile, la Rete Studenti contesta Valditara a Milano

Piccola contestazione di Rete Studenti Milano nei confronti del ministro all'Istruzione e al Merito Giuseppe Valditara che si trova in città per deporre alcune corone in omaggio ai caduti in occasione del 25 aprile. Un gruppo di poco più di una decina di Studenti ha contestato il ministro al termine della deposizione delle corone al sacrario dei caduti milanesi, vicino all'Universitá Cattolica. Il gruppetto, riferisce Ansa, è stato tenuto a distanza dalle forze dell'ordine e ha urlato i suoi slogan al termine della deposizione delle corone. Gli Studenti hanno contestato la presenza del ministro al sacrario dei caduti spiegando che avrebbe dovuto rendere omaggio ai partigiani morti per la libertà.

 

La Rete Studenti contro Valditara: "Il ministro non si schiera apertamente con i partigiani"

"Riteniamo inaccettabile e ipocrita da parte di un rappresentante di questo governo presentarsi il 25 aprile, in una città medaglia d'oro per la Resistenza, per commemorare i caduti di tutte le guerre senza schierarsi apertamente dalla parte dei partigiani - si legge in una nota di Rete Studenti Milano che ha spiegato le ragioni della protesta contro il ministro all'istruzione Giuseppe Valditara -. È facile pulirsi la coscienza nel giorno della Liberazione, quando invece nel caso di attacchi squadristi il ministro non solo tace sull'accaduto, ma condanna chi è solidale con Studenti e studentesse".

"Il nostro dissenso represso dalle forze dell'ordine"

"Se davvero è antifascista il ministro sia solidale con gli Studenti fiorentini - conclude la nota -, condanni la chiusura delle frontiere, il revisionismo storico e l'attacco alla memoria antifascista del Paese portata avanti dal suo stesso governo". Rete Studenti Milano aggiunge: "Ci siamo trovat? davanti un assurdo schieramento di forze dell'ordine, che non hanno tardato a reprimere il nostro dissenso in maniera violenta e spropositata; perfettamente in linea con le idee e l'approccio repressivo di questo governo".








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