Expo 2015/ Le macerie e gli affari d'oro del gruppo Cabassi Expo 2015/ Presentato il progetto urbanistico. Il costruttore Cabassi: "Lavoro molto impegnativo" |
Lavori in corso. Movimenti di terra, movimenti di soldi, movimenti politici. Quello che emerge dai comunicati ufficiali racconta solo una parte del "grande gioco" in corso a Milano e nell'hinterland metropolitano. L'ultima comunicazione è del gruppo Cabassi. Attraverso la Brioschi (una delle società dei figli del sabiunat, il grande vecchio Giuseppe Cabassi, il capostipite dell'impero) è stata infatti ceduta un'area edificabile situata a Milanofiori, nel Comune di Assago. A passare di mano c'è anche il complesso sportivo del Forum, celebre per i concerti e per le partite. Ad acquisirne la proprietà è la Polis Fondi Immobiliari di Banche Popolari Sgr. La società gestisce il fondo Tulipano, che comprerà l'area per un valore di 401 milioni di euro e le opere la cui realizzazione è in corso per un valore da stabilire nei prossimi giorni; a questi si aggiunge il Forum, per un valore di 68 milioni di euro.
Non è però il Forum ad avere la maggior importanza nell'operazione. Perché nel delicato equilibrio delle aree edificabili nel sud Milano l'operazione sembra avere la dirompenza di un effetto-domino. E veniamo al punto. L'area edificabile riguarda circa 360.000 mq ed è interessata da un progetto di sviluppo che prevede la realizzazione, attualmente in corso, di un complesso immobiliare con destinazione a uso terziario, commerciale, residenziale e ricettivo. Poco distante ci sarà anche la fermata della metropolitana linea verde. Una linea che è stata finanziata dai Cabassi, ovviamente, ma che ha visto il Comune di Assago in prima linea, anche a livello finanziario. Così, dei campi sono diventati oro puro per il gruppo immobiliare. Perché dunque i Cabassi vogliono cedere l'area? Prima di tutto perché - stando ai comunicati ufficiali - avranno un grande peso nel fondo Tulipano. In secondo luogo perché la famiglia ha molti fronti aperti che necessitano di grandi risorse. E - forse - l'intervento su Assago ha presentato fin troppi problemi, anche di tipo politico. Non a caso infatti il sindaco Graziano Musella, che dell'operazione denominata poi "D4" fu regista e sostenitore, perse le elezioni dopo 18 anni di mandato proprio per quella che venne ribattezzata "la torre di Babele". Non a caso ancora in molti sono contrari all'edificazione di nuovo residenziale nella zona.
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Il Forum di Assago |
I Cabassi, si diceva, stanno investendo. E molto. Se Milano vincerà l'Expo 2015, l'area sulla quale si va a realizzarlo è dei Cabassi. E l'investimento sarà imponente: si vocifera di una cifra che si potrebbe avvicinare al miliardo di euro. Altro fronte è Rozzano, comune al confine con Assago. Anche qui il gruppo sta puntando pesante: secondo quando sentito all'Eire (la fiera del mercato immobiliare), le risorse da mettere sul tavolo sarebbero nell'ordine di un altro miliardo di euro. Con l'investimento di Assago - prima della vendita - l'ammontare dei miliardi in gioco sarebbe stato di 2,5. Una cifra enorme. In più, stando a quanto risulta ad Affari, proprio per i Cabassi si sta aprendo un altro fronte. Quello di Buccinasco.
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L'amministrazione comunale di Buccinasco ha un nuovo sindaco, Loris Cereda, salito alla carica di primo cittadino dopo la sconfitta di Maurizio Carbonera. Ad appoggiarlo c'è il centrodestra. Il Pgt, il principale strumento urbanistico comunale, è il primo terreno di scontro tra i poli. Alla fine - stando da quanto trapela da Buccinasco - ad averla vinta è stata l'attuale maggioranza. Fonti di Affari rivelano che sul territorio di Buccinasco, un comune immerso nel Parco Agricolo Sud Milano, ci saranno nuovi insediamenti per circa 10mila abitanti. Una torta da circa mezzo miliardo di euro, fatta a pezzi tra Ligresti, Franzini, il conte Radice Fossati e - appunto - la famiglia Cabassi. Poco più in là, a Trezzano Sul Naviglio, si sta compiendo un altro passo nell'urbanizzazione del sud della metropoli. Un'urbanizzazione che fa inorridire gli ecologisti e le opposizioni in consiglio. Lungo la Tangenziale da Trezzano a Buccinasco, infatti, l'operazione Cascina Antonietta ha una superficie di circa 200mila metri quadri. Di nuovi palazzi, di camion che scaricano terra, di imprese al lavoro. Una cosa è certa: il grande gioco è appena cominciato.