Pastorella: “Sulla trasformazione della mobilità serve metodo e dialogo"
Questa è la settimana europea della mobilità e, ciò nonostante, i candidati di Fratelli d’Italia martellano (simbolicamente) le piste ciclabili… giusto per far capire chi guarda al futuro e chi guarda al passato. Questo genere di ecclettiche manifestazioni, che fanno il paio con proposte programmatiche che prevedono la cancellazione di Area B e C, fanno capire che la transizione verso la mobilità sostenibile non è ancora accettata da tutti i cittadini. Nulla di nuovo: molte altre città ci sono passate prima di noi e io ricordo bene quando ero a Londra le proposte contro la congestion charge per entrare in centro.
LE PROPOSTE PER LA PROSSIMA GIUNTA
La transizione verso una Milano a mobilità sostenibile non sarà semplicissima e, come per tutti i cambiamenti, è necessario che gli attori principali siano coinvolti fin dall’inizio e non sentano nessuna decisione come imposta. Partendo da questi presupposti, secondo me sono quattro le azioni da intraprendere nel prossimo futuro.
Allargare il network delle ciclabili adattando il modello in base al contesto in cui sorgeranno. Nelle diverse città europee in cui ho vissuto ho trovato molti tipi diversi di ciclabili. Da semplici segni per strada in senso contrario alle macchine, a vere e proprie autostrade con tanto di segnaletica e semafori dedicati. Oltre a un piano di ciclabili costruito anche sulla base delle esigenze dei singoli quartieri e di chi li popola (come i commercianti) bisogna anche tenere conto delle specificità della città: a Bruxelles, per esempio, vanno per la maggiore le bici elettriche, che hanno esigenze diverse dalle bici normali.
Potenziare le dorsali della metropolitana e creare una circle line. Il sistema di metropolitana milanese è già un’eccellenza nazionale, tuttavia deve cambiare per restare al passo delle esigenze della città che cambia. Nell’ottica di una Milano dei quartieri è importante collegare tra loro anche i quartieri più periferici, attraverso la costruzione di una circle line che giri intorno alla città, magari sfruttando le ferrovie esistenti. Proporrei inoltre, come a Berlino e Londra, di tenere aperta la metro anche la notte nel weekend, rafforzando i controlli di sicurezza.
Integrazione sistemi mobilità inclusi sistemi di mobilità sharing. I nodi di interscambio e i park and ride possono essere non solo migliorati e aumentati, ma anche resi più facilmente identificabili. Non esiste ad oggi un sito unico in cui trovare tutte le opzioni rivolto a chi arriva a Milano (turisti e city user occasionali). Oltretutto, una volta lasciata la macchina, la persona è obbligata ad utilizzare molti abbonamenti e app diverse per passare da un mezzo ad un altro; favorirne l’integrazione ne semplificherebbe l’uso.
Aumentare i parcheggi per i residenti e migliorare la rotazione sulle strisce blu. A Westminster, quartiere di Londra, hanno cominciato a utilizzare un sistema di smart parking, in cui sensori a terra permettono di identificare spazi di parcheggio liberi per facilitare gli utenti, e al contempo segnalare abusi. Anche il Comune di Milano ha avviato un progetto pilota simile per i parcheggi dedicati ai disabili, ma sarebbe interessante ampliarlo in un’ottica di lotta al parcheggio selvaggio. Inoltre, bisogna riprendere la costruzione di parcheggi interrati dedicati soprattutto ai residenti, riconvertendo ad uso pubblico (aree a verde, ciclo-pedonali, aree giochi bambini) le superfici stradali.
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Giulia Pastorella ha 35 anni ed è responsabile delle relazioni istituzioni europee per Zoom. Ha vissuto molti anni all’estero studiando a Oxford e LSE. Esperta di innovazione e tecnologia è con Carlo Calenda tra i fondatori di Azione. Alle elezioni amministrative di ottobre 2021 è candidata come capolista della lista I riformisti - Lavoriamo per Milano a sostegno del sindaco uscente Beppe Sala
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