Milano
A Linate aumenta la sicurezza: tecnologia TAC per i controlli dei bagagli a mano e rivestimenti in rame antivirali
Introdotte nuove tecnologie e materiali per combattere il rischio Covid. Brunini (SEA): "Incentiviamo un'esperienza di viaggio sempre più touchless"
A Linate aumentano le tecnologie e i materiali per combattere il rischio Covid
Nell'aeroporto milanese di Linate il viaggio diventa sempre più "touchless": dopo il Face Boarding, sistema di riconoscimento facciale basato sulla tecnologia biometrica, è la volta delle macchine EDS-CB con tecnologia TAC per il controllo dei bagagli a mano, che sostituiscono quelle X-Ray.
Da oggi non sarà più necessario estrarre dal bagaglio liquidi e dispositivi elettronici ai controlli di sicurezza. La nuova tecnologia aumenta infatti l’efficacia dei controlli di sicurezza grazie al riconoscimento automatico degli esplosivi e, grazie alle immagini 3D ad alta risoluzione, consente agli addetti rapide e accurate valutazioni pur riducendo i tempi necessari al controllo. A fronte di una maggiore efficacia sotto il profilo della security, diminuiscono i tempi di attesa e le possibilità di assembramento, così come il contatto con le superfici.
"Milano Linate è il primo aeroporto italiano a dotarsi di questa nuova tecnologia ed il primo in Europa a realizzare tutti i controlli dei bagagli a mano con le nuove macchine TAC", ha spiegato ai microfoni di Affaritaliani.it Armando Brunini, Amministratore Delegato di SEA, società che ha in gestione gli scali milanesi di Linate e Malpensa. "Si tratta di macchine per il controllo dei bagagli a mano di ultimissima generazione che utilizzano la TAC anziché i raggi X, quindi sono molto più precise nell’individuare oggetti pericolosi e anche molto più veloci. Il progetto è stato concepito prima dello scoppio della pandemia ed ora è a maggior ragione ancora più necessario, perché velocizza le code e limita i momenti di contatto".
Quanto al valore complessivo dell'nvestimento, Brunini ha spiegato: "Abbiamo impiegato in totale 10 milioni per la realizzazione del progetto, di cui 3 solo su Linate. Sono convinto che in futuro questa tecnologia sarà utilizzata anche in altri aeroporti perché è quella più all’avanguardia".
Per tutelare la sicurezza dei passeggeri, SEA sta cercando di creare "condizioni affinché il viaggio sia il più possibile contactless e touchless". "Laddove questo non sia fattibile - ha sottolineato il numero uno dell'azienda -, utilizziamo tutte le soluzioni necessarie per contrastare il rischio del contagio. È ormai da anni che SEA sta investendo in innovazione nei propri aeroporti".
Sempre in ottica anti-Covid, SEA sta realizzando un progetto pilota in collaborazione con KME, azienda produttrice di rame - noto per le sue proprietà antivirali e antibatteriche - per utilizzare i prodotti saCup, una linea di rivestimenti in rame. Tutte le superfici a maggior contatto dei passeggeri, come corrimano, maniglie dei carrelli porta bagagli e sostegni nei Cobus, saranno dunque rivestite con questo metallo.
“KME è partner di SEA in una collaborazione che ci vede uniti nel promuovere l’inserimento di materiali in rame a fini benefici e di sanificazione di tutto ciò che viene ricoperto con questo materiale", ha raccontato ad Affaritaliani.it il general manager Mirko Duranti. "La collaborazione avrà in una prima fase basata su tre filoni. Il primo è il rivestimento e la sostituzione delle barre dei Cobus, che sono uno dei principali veicoli di contrazione del virus; proseguiremo con i manici dei carrelli che servono per portare i bagagli da parte dei passeggeri e alcuni corrimano dell’aeroporto saranno sostituiti in rame e ottone, proprio per beneficiare delle caratteristiche di questi due materiali presentano"
"Rame e ottone - ha spiegato Duranti - hanno un potere intrinseco che permette di distruggere virus e batteri in poco tempo. Grazie allo studio effettuato insieme all’università di Pisa, si mostra come rame e ottone siano dei formidabili antagonisti di questo agente virale, in particolare, il virus quando viene a contatto con il rame, neutralizza al 100% la propria carica virale in 60 minuti, e per una percentuale superiore al 90% in 10 minuti".