Milano

A Milano Bonaccini chiama a raccolta “L'Europa che vogliamo”

Antonio Murzio

A dettare i tempi degli interventi sono stati il consigliere regionale Davide Casati e la vicesindaca di Milano Anna Scavuzzo

A Milano Bonaccini chiama a raccolta “L'Europa che vogliamo”

“Come Energia popolare, area politico-culturale, abbiamo candidature di donne e uomini certamente di grandissima forza che vogliamo mettere a disposizione del partito democratico. Non si fa una partita per noi o per qualcuno, la si fa per una grande comunità che è quella del Pd e che deve cercare di dare un grande contributo eleggendo più europarlamentari possibile anche alla famiglia socialista e democratica". Stefano Bonaccini, presidente del Pd e governatore dell'Emilia Romagna ha chiamato a raccolta ieri a Milano le sue truppe all'interno del partito, in un convegno, “L'Europa che vogliamo”, svoltosi nella sala Testori di Palazzo Lombardia a Milano. A dettare i tempi degli interventi sono stati il consigliere regionale Davide Casati e la vicesindaca di Milano Anna Scavuzzo, che sono i coordinatori di Energia popolare per la Lombardia.

Da Gori a Guerini l'area riformista del Pd si fa sentire

Molti i maggiorenti dell'area riformista del Pd presenti, dal presidente del Copasir Lorenzo Guerini, al sindaco di Bergamo Giorgio Gori, all'assessore alla casa del Comune di Milano Pierfrancesco Maran (per il quale sembra sempre più probabile la candidatura alle prossime europee), ai deputati Simona Malpezzi e Piero De Luca, all'ex segretario regionale del Pd Vinicio Peluffo. L'intervento di Bonaccini ha chiuso il convegno che ha visto alternarsi sul palco numerosi interventi inseriti in tre panel e i videomessaggi di Paolo Gentiloni, commissario europeo all'Economia, e di Nicolas Schmit, commissario europeo per l'occupazione, gli affari sociali e l'integrazione e membro del Pse, per cui è candidato alla presidenza della commissione.

Milano, Bonaccini: parliamo troppo poco di Nord

Bonaccini ha parlato di elezioni regionali, confidando sul dato dell'affluenza di quelle che si svolgevano ieri in Abruzzo che sembrava più alto alle dodici di quello delle precedenti elezioni (a urne chiuse, la percentuale di votanti è stata più bassa), ma dato che la chiamata era stata per i suoi del Nord Ovest, ha parlato di Piemonte, “una regione molto importante che chiama in causa la questione del Nord che ha giustamente evocato Emilio Del Bono. lo sono totalmente d'accordo con lui: c'è una stanchezza nella guida della destra, che impone però una proposta nuova anche da parte della sinistra e del Partito Democratico". "Al pari del Mezzogiorno, il Nord è una grande questione nazionale ed è per noi una grande sfida politica”, ha proseguito Bonaccini, sSe il nostro essere riformisti e progressisti non vuol essere un'etichetta astratta e politicista, ma una proposta concreta di politiche, di innovazione, di reale rappresentanza. Parliamo troppo poco di Nord, ultimamente ancora meno. Governiamo una sola Regione al Nord, se l'alleanza con il M5S è indispensabile, al Nord però non basta. Per questo noi abbiamo bisogno tanto dei Cinque Stelle quanto delle forze moderate per un centrosinistra plurale".

Bonaccini: abbiamo bisogno delle forze moderate

Il nodo alleanze è quello che più divide Bonaccini dalla segretaria Elly Schlein, ma il presidente del Pd ha gettato acqua sul fuoco: "Sono stato là (in Abruzzo, ndr) non solo per la chiusura della campagna, insieme a Elly Schlein, e devo dire la verità, quanto piace quando ci vedono insieme, non fisicamente io e lei, ma la comunità del Pd”, “state tranquilli, ognuno di noi porterà le proprie idee perché in un partito grande o si è plurali oppure ci si restringe. Non dobbiamo più far tornare gli anni in cui ci si si faceva la guerra tra noi". Ma non ha risparmiato la stoccata: "Se al Sud l'alleanza con il M5s è indispensabile, al Nord non basta, per questo abbiamo bisogno delle forze moderate".








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